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Metalmeccanici: sciopero da record, adesione oltre l’80%

Comunicati Fiom - 20/04/2016

FIOM CGIL – FIM CISL – UILM UIL
di TREVISO

 

COMUNICATO STAMPA

 

Ferma la produzione industriale della Marca per la protesta dei metalmeccanici
Metalmeccanici: sciopero da record, adesione oltre l’80%
Fiom, Fim e Uilm: “Il contratto nazionale sul piano salariale deve essere strutturato per tutti i lavoratori. La contrattazione di secondo livello ci deve essere ma non può prescindere dal fatto che il contratto nazionale non dà più soldi a nessuno”

 

“Da anni a questa parte non si riscontrava un’adesione così massiccia allo sciopero. L’insoddisfazione dei lavoratori è palpabile anche nella Marca trevigiana, dove mediamente si sono registrate assenze dal posto di lavoro ben oltre l’80%, in particolare per quanto riguarda la produzione. Anche l’unitarietà sindacale, ritrovata dopo anni di divisioni, ha contribuito a rafforzare la protesta”. Esprimono soddisfazione le segreterie provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil che riportano le percentuali di adesione alle quattro ore di sciopero nazionale proclamate per la giornata odierna a favore di un buon rinnovo del CCNL e contro le inaccettabili proposte delle parti datoriali su salario e sistema contrattuale.

Alcuni numeri. Si ferma la produzione delle grandi realtà industriali trevigiane quali: Stam di Treviso, Breton di Vedelago, Breton di Catello di Godego, IMS Scardellato di Casale sul Sile, Berco di Castelfranco Veneto, Castelmac di Castelfranco, Irinox di Conegliano, Climaveneta di Treviso, Lainox – Gruppo Ali di Vittorio Veneto e Fonderie Corrà di Montebelluna con almeno il 95% di adesione, Electrolux di Susegana, De Longhi di Treviso, Rica Gruppo Zoppas stabilimento di Vittorio Veneto, Riello di Castelfranco, Itla di Mogliano Veneto, Sile Caldaie di Casier, Golfetto Sangati di Quinto di Treviso, Sole di Oderzo, Ilsa di San Fior e GGP Italy di Castelfranco con il 90%, Rica Gruppo Zoppas stabilimento di Conegliano all’85%. Braccia incrociate anche alla Faber di Castelfranco con il 75% di adesione, alla Permasteelisa di Vittorio Veneto con il 65% e alla Ht di Conegliano, alla Modular di San Vendemiano al 60%. Fanalini di coda Sipa Gruppo Zoppas di Vittorio Veneto al 35% e Inoxveneta di Vittorio Veneto con il 30%.

Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil hanno aderito allo sciopero nazionale di quattro ore con l’obiettivo, a 6 mesi dall’avvio del negoziato, di far cambiare e superare le rigidità confermate da Federmeccanica e Assistal, che impediscono di realizzare un buon contratto per la categoria. In particolare, i Sindacati ritengono inaccettabile la proposta delle parti datoriali sul salario e sul sistema contrattuale. I motivi della mobilitazione dei metalmeccanici: Federmeccanica rimane ferma sulla posizione di un salario minimo di garanzia che, in contrapposizione alla retribuzione individuale, di fatto esclude aumenti per il 95% dei lavoratori e delle lavoratrici per i quali non sarebbe previsto alcun adeguamento nei prossimi anni e mette in competizione tra loro il contratto nazionale e la contrattazione aziendale.

“Attraverso questo sciopero unitario - spiegano i segretari generali Elio Boldo (FIOM CGIL), Antonio Bianchin (FIM CISL) e Stefano Bragagnolo (UILM UIL) - abbiamo ribadito con forza la necessità di un CCNL che garantisca il salario di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori metalmeccanici, che qualifichi le relazioni industriali, estenda la contrattazione di secondo livello a tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa, migliori le condizioni di lavoro, tuteli tutte le forme di impiego e l’occupazione, faccia ripartire gli investimenti e promuova una nuova politica industriale: questo è il vero rinnovamento che chiedono i lavoratori e di cui c’è bisogno anche nel nostro territorio, dove il settore industriale ancora stenta a ripartire”.

 

Treviso, 20 aprile 2016

 

Ufficio Stampa