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Smart Paper, proclamato lo sciopero per domani 2 settembre

Comunicati Fiom - 01/09/2025

Smart Paper, proclamato lo sciopero per domani 2 settembre

Dopo il 30 settembre a rischio il futuro occupazionale di 61 lavoratori e lavoratrici

 

Nessuna risposta in merito al futuro dei 130 lavoratori di Smart Paper impiegati allo stabilimento di Castelfranco Veneto, dopo la perdita della principale commessa con Enel Energia, e l'affidamento del servizio ad un'associazione temporanea di imprese - ATI, composta dalla materana Datacontact e dalla multinazionale di servizi Accenture.

 

A darne notizia la FIOM CGIL trevigiana, preoccupata soprattutto per le possibili ricadute per il sito e per i dipendenti, che successivamente all’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici che ha avuto luogo in queste ore, ha proclamato per l’intero turno di lavoro della giornata di domani, martedì 2 settembre, e presidio di fronte allo stabilimento di piazza della Serenissima dalle ore 8:30 alle 10:00.

 

“Senza nessuna ufficialità a oggi in relazione all’apertura dello stato di crisi aziendale o all’annuncio di esuberi – dice Massimo Baggio della FIOM CGIL di Treviso – pare che Smart Paper, dopo la scadenza del 30 settembre, guardi al dimezzamento della forza lavoro, 61 lavoratori per il sito castellano.

 

Come sindacato siamo persuasi all’idea che a favore dei dipendenti di Smart Paper si dovrebbe applicare un giusto accordo tra tutti i soggetti coinvolti che consenta alla nuova ATI di garantire la continuità lavorativa per tutta la platea dei lavoratori e delle lavoratrici, oltre al rispetto dei contratti di primo e secondo livello – sottolinea Massimo Baggio”.

 

“La proclamazione dello sciopero di domani, contestualmente agli stabilimenti lucani di Potenza, ha lo scopo di richiamare l’azienda alle sue responsabilità perché ci si sieda immediatamente a un tavolo di confronto e di trattativa per conoscere le reali condizioni che minano il futuro occupazionale del sito e i potenziali percorsi di tutela da attivare per il reddito di tanti lavoratori e lavoratrici – conclude Massimo Baggio, dentro un quadro territoriale già compromesso come quello castellano”.

 

Ufficio Stampa