Metalmeccanici, altre 8 ore di astensione ad aprile e il 28 sciopero provinciale
Si continua con il blocco degli straordinari e delle flessibilità al quale si aggiunge il congelamento delle relazioni industriali a partire dallo stop alla sottoscrizione dei piani formativi
Dopo quelli di fine anno e dei mesi scorsi, nuova tornata di scioperi in aprile per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro Federmeccanica-Assistal, al quale si aggiunge quello dell’installazione di impianti e Unionmeccanica Confapi. Altre 8 ore di sciopero nazionale, infatti, sono state proclamate per aprile da FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL nazionali alle quali hanno aderito le Federazioni di categoria della provincia di Treviso. I sindacati hanno anche comunicato che proseguirà il blocco degli straordinari e delle flessibilità. A differenza delle precedenti, queste 8 ore di sciopero sono decise dalle Rsu aziendali e da esse articolate di volta in volta in una logica di stabilimento e anche per reparto. Fino a inizio maggio in tutte le aziende della provincia le Rsu programmeranno, infatti, con modalità differenti le ore di sciopero. Lunedì 28 aprile scioperano invece per l’intero pacchetto di 8 ore i metalmeccanici delle aziende che non hanno le Rsu.
Il Ccnl Federmeccanica/Assistal scaduto a fine giugno 2024 riguarda un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori in Italia, circa 40mila nella Marca. La trattativa (iniziata il 30 maggio 2024) si è interrotta dopo otto incontri ormai cinque mesi fa, precisamente il 12 novembre scorso, quando la parte datoriale ha presentato una “contro-piattaforma” rifiutando di negoziare sulla piattaforma dei lavoratori. Da allora, i sindacati dei metalmeccanici hanno già effettuato 24 ore di sciopero complessive, che arriveranno a 32 con le ultime proclamate, con blocco degli straordinari e delle flessibilità e ora anche, considerata la mancata convocazione dei tavoli negoziali, per decisione delle segreterie nazionali, il congelamento delle relazioni industriali a partire dallo stop alla sottoscrizione dei piani formativi finanziati dai Fondi Interprofessionali, (come ad esempio Fondimpresa o Fapi) sia a livello di Rsu che di Commissioni paritetiche previste dal contratto a livello provinciale e nazionale.
Contemporaneamente e con le stesse modalità sciopereranno le lavoratrici e i lavoratori delle aziende che applicano il contratto Unionmeccanica /Confapi, contro le risposte insufficienti in un tavolo di trattativa che non dà nessun affidamento. Queste ulteriori 8 ore di sciopero porteranno a 16 le ore di astensione dal lavoro.
FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL, sul fronte del salario, chiedono un aumento medio a regime per il livello C3 (ex quinto livello) di 280 euro lordi per il triennio luglio 2024 - giugno 2027. “Le imprese rifiutano di ragionare su elementi economici che vadano oltre l’Ipca, non discutono degli interventi contro la precarietà richiesti dai sindacati, non discutono delle tutele richieste per i lavoratori e le lavoratrici degli appalti. Non discutono degli strumenti necessari ad affrontare il futuro e la transizione, quali la riduzione degli orari di lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici vogliono il contratto, non discutere le proposte degli imprenditori, ma le richieste votate e portate alle controparti. E se sarà necessario non si fermeranno – hanno seccamente dichiarato Manuel Moretto, Alessio Lovisotto e Stefano Bragagnolo, rispettivamente segretari generali di FIOM CGIL Treviso, FIM CISL Belluno Treviso e UILM UIL Treviso”.
Uffici Stampa
Moretto Manuel
Segretario Generale FIOM CGIL Treviso