Tre giornate di sciopero alla Breton di Vedelago, venerdì 14 marzo stop anche a Castello di Godego
Massimo Baggio (FIOM CGIL): “Pretendiamo senso di responsabilità e risposte chiare dall’azienda, in ballo i posti di lavoro”
Parte dai lavoratori e lavoratrici della Breton, oggi in assemblea, la volontà di intensificare la protesta contro il piano di oltre 200 esuberi annunciato dall’azienda e le pesanti incertezze che gravitano attorno al futuro stesso del polo produttivo trevigiano tra i siti di Vedelago e Castello di Godego. Forte di questo esplicito mandato la FIOM CGIL ha proclamato in queste ore tre giornate di sciopero per l’intero turno di lavoro da effettuarsi da domani, mercoledì 12 marzo, a venerdì 14 marzo, per lo stabilimento Breton di Vedelago, dove a oggi sono occupati 70 dipendenti, e una giornata di sciopero venerdì 14 marzo per quello di Castello di Godego che vede impiegati oltre 650 lavoratori.
Ad annunciarlo Massimo Baggio, il funzionario della FIOM CGIL trevigiana che sin dal primo minuto sta seguendo giorno dopo giorno, ora dopo ora, la vertenza Breton: “Lo sciopero di ieri ha visto la totale adesione da parte dei lavoratori che anche nelle assemblee odierne ci hanno chiesto di ottenere delle risposte chiare dall’azienda. Risposte che a oggi mancano e che rappresentano per loro una pesante incertezza per il loro posto di lavoro. Un atteggiamento irresponsabile e ingiustificato da parte dell’azienda – tuona Massimo Baggio – che non possiamo accettare. Per questo vogliamo mandare un segnale forte e chiaro: con il destino di tante famiglie non si gioca. E lo facciamo con lo strumento legittimo dello sciopero, in attesa di sederci al tavolo convocato per il 18 marzo con l’unità di crisi della Regione del Veneto, l’amministrazione comunale di Vedelago, le rappresentanze industriali e dei lavoratori e responsabilmente l’azienda”.
Ufficio Stampa