La proposta di FIOM CGIL Treviso e FIM CISL Belluno Treviso, condivisa oggi nell’assemblea dei lavoratori della Nice di Oderzo, pone due condizioni fondamentali per la risoluzione dei rapporti di lavoro per i 24 impiegati interessati dal piano riorganizzativo. Niente licenziamenti unilaterali, ma solo in condizione di non opposizione da parte dei lavoratori stessi, e con incentivi economici all’uscita.
L’azienda aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo il 17 febbraio 2025. L’eccedenza di lavoratori fa seguito alla perdita di volumi d’affari per l’esercizio 2023/24, in un quadro di flessione del mercato europeo, in particolare in Germania, e nordamericano, conseguenti all’aumento del costo delle materie prime, della logistica e dei trasporti, oltre che del costo del personale dipendente, con deterioramento dei margini e della competitività dell’azienda. Con l’ingresso in azienda del fondo di private equity FSI a fine 2023, l’azienda ha avviato un processo riorganizzativo atto a rivedere le strategie generali. Per la sede di Oderzo l’azienda aveva previsto l’esubero di 29 lavoratori in area amministrativa.
FIOM CGIL e FIM CISL si sono immediatamente attivate nel mese di febbraio per la salvaguardia dei posti di lavoro, avviando un esame congiunto con l’azienda del piano di riorganizzazione che ha abbassato il numero di lavoratori interessati da 29 a 24. L’impossibilità di accedere agli ammortizzatori sociali, prima soluzione proposta dalle sigle sindacali, rende di fatto necessario ricorrere ad altri strumenti.
La proposta dei sindacati, condivisa oggi nell’assemblea dei lavoratori, è di arrivare a licenziamenti esclusivamente in condizione di non opposizione da parte dei lavoratori, ovvero su base volontaria, accordando agli stessi consistenti incentivi economici all’uscita, con importi basati sull’anzianità di lavoro. La proposta sarà ratificata nei prossimi giorni.
“L’esame congiunto ha portato innanzi tutto ad un ridimensionamento del numero di lavoratori in eccedenza, sceso da 29 a 24 unità – dichiarano Manuel Moretto, segretario FIOM CGIL Treviso, e Massimo Civiero, segretario organizzativo FIM CISL Belluno Treviso – per questi lavoratori, tutti con mansione impiegatizia, la soluzione percorribile è di una risoluzione esclusivamente su base volontaria, cui abbinare un importante incentivo economico corrispondente a massimo 10 mensilità, per favorire il ricollocamento degli stessi lavoratori nel mondo del lavoro in tempi congrui. Questo consentirebbe di chiudere la procedura entro il 31 marzo. Nelle prossime settimane, come sindacati FIOM CGIL e FIM CISL, continueremo a monitorare la situazione per assicurarci un’evoluzione positiva dell’intera procedura”.
Uffici Stampa Segreterie Territoriali
FIOM CGIL TREVISO – FIM CISL BELLUNO TREVISO