Primo incontro del tavolo di crisi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy relativamente ai 480 licenziamenti annunciati, alla disdetta dell’integrativo aziendale che riduce i salari, e al mantenimento dei due poli produttivi, quello ferrarese di Copparo e trevigiano di Castelfranco Veneto, nonché alla ristrutturazione industriale di rilancio. Una sessantina i lavoratori presenti oggi a Roma, di fronte al Ministero, per protestare contro i tagli occupazionali ed economici.
“Sebbene la preoccupazione maggiore riguardi i livelli occupazionali del sito di Copparo, non sono oggi sufficienti le rassicurazioni e gli impegni da parte dell’azienda - afferma Massimo Baggio della FIOM CGIL di Treviso - relativamente al futuro dello stabilimento di Castelfranco, dove sono impiegati 150 dipendenti. Confidiamo nell’appoggio delle istituzioni a tutti i livelli, da quelle locali e quelle regionali e nazionali, perché la crisi trovi una gestione che non si scarichi sulle spalle dei lavoratori. Un’ipotesi questa inaccettabile e irricevibile per rilanciare l’azienda. Necessario, invece, trovare soluzioni responsabili e percorsi funzionali a salvaguardare, lavoro, reddito delle famiglie e produzione sul territorio”.
Possibili nuove forme di protesta di Sindacati e lavoratori fino al prossimo incontro romano il 14 novembre prossimo.