Le ondate di calore possono essere letali o provocare patologie anche a lungo termine, veri infortuni sul lavoro. Per questo è fondamentale monitorare la situazione, ponendo massima attenzione per scongiurare situazioni di criticità coinvolgendo gli Rls e il Sindacato, al fine di tutelare la sicurezza e salute dei lavoratori.
Gli effetti delle alte temperature, infatti, incidono sia nelle lavorazioni al chiuso sia all’aperto. In diverse occasioni, il rispetto della normativa su Salute e Sicurezza sul Lavoro in generale, e in particolare sul microclima e sul rischio calore, non sempre è garantito né le misure correttamente applicate. L’esposizione al calore può causare rischi alla salute e aumentare il rischio di infortuni. Le conseguenze possono essere un colpo di calore, stress da calore e disidratazione.
Situazioni di rischio che, in ogni caso, vanno prevenute ed evitate con l’intervento degli Rls oppure lì dove non c’è rappresentanza interna all’azienda rivolgendosi agli Rlst attraverso la Categoria sindacale. Per affrontare il rischio delle alte temperature non si devono considerare solo le condizioni ambientali ma si devono sempre aver presenti anche le temperature prodotte dalle macchine, dagli indumenti indossati, e la temperatura percepita da ciascun lavoratore, tenuto conto delle diverse condizioni fisiche e di lavoro. Oltre gli interventi strutturali necessari, quale la predisposizione di sale ventilate e rinfrescate vicino alle postazioni lavorative, l’organizzazione di pause aggiuntive a quelle contrattate, la fornitura illimitata di acqua fresca a ciascun lavoratore, la distribuzione di sali minerali, la riduzione della velocità, assicurandosi sufficienti tempi di recupero, fino allo spostamento dei turni nelle ore meno calde.
Per le aziende è prevista la possibilità di accedere alla Cassa Integrazione Ordinaria per eventi atmosferici, in caso di temperatura percepita superiore a 35°C, qualora il datore di lavoro, su indicazione del RSPP, disponga la sospensione delle produzioni in quanto sussistono rischi o pericoli per la salute e la sicurezza dei lavoratori, purché le cause che hanno determinato detta sospensione non siano imputabili al datore di lavoro.
È bene ricordare che le aziende nell’ambito della redazione del Documento di Valutazione dei Rischi sul Lavoro (DVR) devono valutare tutti i rischi, compreso questo specifico in riferimento alle alte temperature. Ai sensi dell’art. 44 del T.U. Sicurezza, il lavoratore in casi di pericolo grave, immediato e che non può essere evitato, può interrompere l’attività lavorativa e allontanarsi dall’area a rischio.
“Durante gli eventi di calore estivo si verifica un aumento degli infortuni sul lavoro per una molteplicità di cause dovuta al peggioramento delle condizioni generali - spiega Manuel Moretto, segretario generale della FIOM CGIL di Treviso -. Garantire condizioni di lavoro idonee anche sotto il profilo del microclima è fondamentale per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori ed evitare incidenti anche gravi, senza sottovalutare nessun segnale di pericolo. Per questo invitiamo le aziende ad adottare gli opportuni provvedimenti finalizzati e a rispettare tutte le norme del caso”.
Ufficio Stampa
Moretto Manuel
Segretario Generale FIOM CGIL Treviso