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COMUNICATO STAMPA FIOM CGIL

Comunicati Fiom - 09/08/2013

30 esuberi a Castelfranco da identificare tra chi raggiunge la pensionabilità entro 7 anni.
Berco, FIOM: "Siglata l'intesa con l'azienda"
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Franco Baggioli: "I sacrifici e l'appoggio dei lavoratori e l'attenzione posta dalle istituzioni hanno permesso di firmare un accordo unitario che salvaguarda posti di lavoro e mira al rilancio del gruppo".

Soddisfazione da parte dei Sindacati per l'accordo raggiunto sulla Thyssen-Berco, che ha scongiurato la minaccia di licenziamenti per 611 dipendenti del gruppo. Per il sito di Castelfranco Veneto sono 30 ad oggi i lavoratori per i quali è prevista l'adesione volontaria all'uscita e verranno identificati tra coloro che si avvicinano al pensionamento. "Lavoratori – spiega Franco Baggioli della FIOM CGIL di Treviso – che vantaggeranno di un incentivo economico e potranno godere degli ammortizzatori sociali previsti per la grande industria".

Dopo 75 giorni di vertenza, 10 incontri e 20 ore solo nell'ultimo incontro di trattativa che ha portato all'accordo tra i Sindacati metalmeccanici FIOM CGIL – FIM CILS – UILM UIL nazionali e delle province di Torino, Ferrara e Treviso, e la direzione Berco è stato siglato alle sei di questa mattina presso il dicastero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla presenza del ministro Enrico Giovannini, dei governatori di Emilia Romagna, Vasco Errani, e del Piemonte, Roberto Cota.
"Siamo soddisfatti per l'esito dell'intesa raggiunta unitariamente - ha ribadito Baggioli – grazie all'impegno sindacale e all'assidua e significativa presenza delle istituzioni durante tutta la trattativa si è riusciti a dare risposta alle diverse esigenze dei siti produttivi di Copparo, Busano e Castelfranco Veneto. L'accordo - spiega il segretario della FIOM provinciale – prevede, per un numero massimo di 438 lavoratori in esubero e una proroga della Cigs complessa per le aziende oltre i mille dipendenti, più tre anni di mobilità, insieme alla possibilità di ulteriori tre anni di contribuzione previdenziale coperti da integrazione aziendale per esodi volontari incentivati da 65mila fino a 120mila euro lordi".

"Quello sottoscritto questa mattina è un accordo che proverà a rilanciare il gruppo in un momento di estrema difficoltà, sebbene con sacrifici da parte dei lavoratori. Per chi rimane, infatti, verranno decurtati di qualche centinaia di euro i premi aziendali per un anno per poi essere reintrodotti e rimodulati nel biennio successivo. Tale impianto di trattativa – ha precisato Baggioli – è stato sottoposto all'attenzione dei lavoratori nel corso delle assemblee aziendali di venerdì e sabato scorsi".

"Allo scoccare della scadenza della procedura ministeriale – racconta Baggioli – siamo riusciti a ridurre a 30 gli esuberi per i quali è prevista l'adesione volontaria all'uscita per lo stabilimento di Castelfranco. Inoltre, grazie agli ammortizzatori sociali e incentivando coloro ai quali mancano fino a sette anni per andare in pensione siamo riusciti a tutelare il maggior numero possibile di posti di lavoro, sostenere il reddito dei lavoratori in uscita, assicurando continuità e prospettive produttive e occupazionali all'intera area".