Il prossimo anno le assemblee dei lavoratori e lavoratrici per ratificare l’integrativo aziendale
Raggiunta l’ipotesi di accordo alla Sirti, Moretto (FIOM): “Una partita per migliorare le condizioni di lavoro”
Dopo una lunghissima trattativa, presso l’Assolombarda, la Direzione aziendale, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil e il Coordinamento sindacale Sirti hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo della contrattazione integrativa nel Gruppo Sirti che coinvolge anche i circa 140 lavoratori e le lavoratrici del sito produttivo trevigiano di Mareno di Piave.
Dopo anni di proroga di un accordo disdetto in maniera unilaterale dalla Direzione aziendale, l’ipotesi che, a seguito del voto delle RSU, sarà illustrata alle assemblee che avranno luogo sul territorio e sottoposta al voto delle lavoratrici e dei lavoratori successivamente al completamento della stessa con la parte inerente al premio di risultato per il quale già è fissato un incontro conclusivo a gennaio.
Alcuni punti dell’ipotesi. Una tantum di 320 euro, eliminazione del piè di palo, introduzione del premio di risultato, eliminazione di tutte le deroghe in peius, buono pasto per chi opera da remoto, incremento del 20% delle indennità, incremento della permessistica per visite mediche, riconoscimento di permessi aggiuntivi per adozioni, congedi a favore della maternità, supporto psicologico a distanza.
L’ipotesi di accordo, che prevede l’entrata in vigore dal 1° febbraio e che durerà fino al 31 dicembre 2026, definisce le regole per lo svolgimento delle prestazioni lavorative sia per chi opera con la programmazione dinamica, sia per chi opera nelle altre attività che comunque tenderanno tutte ad applicare la programmazione dinamica, nonché per coloro che operano in smart working e per chi svolge le funzioni di staff.
Tra i punti un peso importante ha lo svolgimento delle attività in trasferta, in particolare per quelle a maggiore distanza è stato previsto un esame congiunto con la RSU prima dell’invio in trasferta ed è stato individuato il tetto massimo di durata della missione nei cinque mesi, il rientro a spese dell’azienda dopo tre settimane, la definizione di nuove di pernottamento e per i pasti.
Introdotta poi la possibilità di limitare il disagio dell’istituto della trasferta attraverso un tavolo nazionale che potrà affrontare il tema delle problematiche della rotazione del personale sui cantieri attraverso un periodo massimo.
Inoltre, la maggiorazione per il lavoro ordinario al sabato (entro le 40 ore settimanali) sarà retribuita al 25%, con un aumento del 5% rispetto al trattamento precedente.
“Siamo soddisfatti per questa ipotesi di accordo – afferma Manuel Moretto della FIOM CGIL di Treviso -, la partita non è conclusa ma siamo sulla buona strada per migliorare le condizioni di lavoro alla Sirti”.
Ufficio Stampa