Mercoledì 27 settembre sciopero alla MBM di Mareno di Piave
Ai dipendenti del Gruppo i vertici aziendali non riconoscono gli aumenti previsti del nuovo CCNL
FIOM CGIL trevigiana e RSU di fabbrica hanno proclamato alla MBM Group di Mareno di Piave sciopero per l’intero turno di lavoro della giornata di domani, mercoledì 27 settembre. La protesta della quarantina di dipendenti dell’azienda metalmeccanica del settore navale, produttrice di allestimenti per navi e appartenente alla filiera di Fincantieri, scaturisce dalla mancata applicazione degli aumenti salariali previsti dal CCNL entrato in vigore a inizio anno.
A darne notizia è Paolo Chinellato della FIOM CGIL di Treviso che spiega: “All’origine della protesta dei lavoratori la decisione dei vertici aziendali di MBM Group di assorbire gli aumenti contrattuali previsti dal nuovo CCNL di categoria nei superminimi individuali, così l’ammontare dell’incremento previsto dallo stesso CCNL, 123 euro di aumento mensile, non sarà erogato per decisione unilateralmente dall’azienda, in barba proprio ai principi della contrattazione nazionale. Si calpestano due principi - sottolinea Paolo Chinellato -: il riconoscimento della professionalità, per cui i superminimi sono erogati e che così proporzionalmente diminuiranno, e la redistribuzione della ricchezza creata dai lavoratori, proprio attraverso l’aumento stabilito con il rinnovo del Contratto Nazionale. Ricchezza che così si terrà in tasca qualcun altro proprio in una fase economica dove lavoratori e famiglie soffrono dell’impennata inflazionistica e del rincaro dei prezzi al consumo”.
Per tali ragioni, dopo aver consultato RSU e lavoratori del Gruppo, la FIOM CGIL trevigiana ha deciso di proclamare lo stato di agitazione allo stabilimento di Mareno di Piave e lo sciopero per l’intera giornata di lavoro, non escludendo, in assenza di risposte, il proseguo di forme di protesta.
Ufficio Stampa