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Temperature elevate, la FIOM CGIL richiama aziende e lavoratori alla massima attenzione per evitare rischi per la salute

Comunicati Fiom - 30/06/2023

Temperature elevate, la FIOM CGIL richiama aziende e lavoratori alla massima attenzione per evitare rischi per la salute

Il sindacato delle tute blu della CGIL ha diffuso una nota agli Rls, ipotesi di sospensione dal lavoro in situazioni critiche

 

 

Rischi per la salute psico-fisica dei lavoratori, la sicurezza va garantita. In relazione alle alte temperature, anche associate a elevati livelli di umidità tipici dell’area geografica trevigiana e alla possibile mancanza di sufficiente ventilazione delle fabbriche del territorio, la FIOM CGIL di Treviso sollecita e incentiva le aziende del metalmeccanico a predisporre una serie di accorgimenti fondamentali a garantire buone condizioni di lavoro, e dunque anche produttività, escludendo l’eventualità di malori dei lavoratori e delle lavoratrici. In caso contrario, nel rivolgersi ai propri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza l’indicazione è quella di arrivare anche alla sospensione del lavoro in caso di rischio grave.

 

Per affrontare il rischio delle alte temperature non si devono considerare solo le condizioni ambientali ma si devono sempre aver presenti anche le temperature prodotte dalle macchine, dagli indumenti indossati, e la temperatura percepita da ciascun lavoratore, tenuto conto delle diverse condizioni fisiche e di lavoro. Oltre gli interventi strutturali necessari, quale la predisposizione di sale ventilate e rinfrescate vicino alle postazioni lavorative, l’organizzazione di pause aggiuntive a quelle contrattate, la fornitura illimitata di acqua fresca a ciascun lavoratore, la distribuzione di sali minerali, fino allo spostamento dei turni nelle ore meno calde.

 

Quando si determina la situazione di alta temperatura associata a umidità elevata e alla mancanza di ventilazione, come in questo periodo, può provocarsi un possibile danno alla salute dei lavoratori. Questo rischio deve essere definito nel DVR (Documento Valutazione dei Rischi), secondo le modalità e l'organizzazione del lavoro, gli orari e l'ambiente lavorativo, tenendo conto dell’esistenza o meno di efficienti impianti di ventilazione e condizionamento. Una valutazione questa che deve coinvolgere direttamente gli Rls, anche per individuare collegialmente possibili interventi correttivi al rischio.

 

Se il calore venisse percepito come eccessivamente elevato dalle Rappresentanze sindacali e dagli stessi lavoratori dovrebbe essere immediatamente affrontata la situazione anche con azioni straordinarie, quali la sospensione del lavoro, come previsto dall’art. 44 del Testo Unico sulla Sicurezza.

 

“Quello della salute e della sicurezza è un aspetto imprescindibile delle condizioni di lavoro che trova nell’azione del sindacato e dei suoi rappresentanti in azienda costante presidio - dichiara Enrico Botter, segretario generale della FIOM CGIL di Treviso e segretario confederale con delega alla Sicurezza nei luoghi di lavoro -. I metalmeccanici non sono i soli lavoratori soggetti a rischi a causa delle temperature elevate, dal lavoro in agricoltura, all’industria, all’edilizia, fino alla logistica, sono diversi i luoghi di lavoro dove è possibile riscontrare situazioni di potenziale pericolo contro le quali è necessario pretendere che vengano posti legittimi correttivi, dal raffrescamento degli ambienti alla somministrazione di bevande, ma anche la temporanea aggiunta di pause in luoghi microclimaticamente confortevoli. Sollecitiamo, come CGIL, aziende a mettere in atto tali presidi di sicurezza e lì dove necessario chiediamo a lavoratori e lavoratrici di attivarsi attraverso il sindacato al fine di risolvere le possibili criticità anche attraverso forme di protesta”.

 

In allegato la nota nazionale

 

Ufficio Stampa