Tra i lavoratori della Berco passa col 96% di sì il rinnovo dell’integrativo
I lavoratori della Berco a larghissima maggioranza (96%) votano a favore dell’ipotesi di accordo sottoscritta dopo 7 mesi di trattativa per il rinnovo del contratto integrativo aziendale del Gruppo Thyssenkrupp. Sul piatto tra i vari elementi: incrementi salariali, il premio feriale e quello di risultato fino a un massimo di 3.400 euro, inoltre introdotti strumenti di welfare per tutti i dipendenti.
Dopo due anni esatti dalla mobilitazioni dei lavoratori a seguito della volontà dell’Azienda di interrompere dopo 50 anni di storia di relazioni sindacali la contrattazione collettiva integrativa, oggi abbiamo sottoscritto e votato un nuovo accordo, valido per il triennio, grazie al quale si migliorano le condizioni salariali, si rafforza il ruolo delle Commissioni e si vincola l’azienda all’utilizzo degli ammortizzatori sociali in caso di crisi, nonché si definiscono percorsi di stabilizzazione per i lavoratori in somministrazione e il staff leasing - riportano Massimo Baggio della FIOM CGIL di Treviso e Massimo Civiero della FIM CISL Belluno-Treviso”.
“RSU degli stabilimenti di Copparo e Castelfranco Veneto e le Organizzazioni Sindacali di Ferrara e Treviso sono arrivate a sottoscrivere un rinnovo di contratto aziendale importante, in un contesto economico e sociale molto complicato - hanno ribadito i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali dei metalmeccanici. Un contratto al rialzo e di Gruppo, ovvero valido per entrambi gli stabilimenti della ditta produttrice di macchinari per escavazioni. Infatti, oltre ad altri punti, l’accordo prevede quattro importanti leve: l’incremento salariale per tutte le tipologie di lavoratori turnisti da 1,5 fino a 2,5 punti percentuali ulteriori rispetto a quelli già contratti nel passato; la riduzione del contributo a carico dei lavoratori per il servizio mensa; il ripristino di un premio feriale da erogarsi ogni anno con la mensilità̀ di giugno e calcolato nella misura del 2,5% della retribuzione, premio che - sottolineano i sindacalisti - era stato superato con l’accordo di gestione della pesantissima ristrutturazione del 2013, quando il gruppo aveva inizialmente dichiarato oltre 600 esuberi; l’incremento del premio di risultato, che potrà̀ potenzialmente arrivare fino a un importo massimo di 3.400 euro annuali. Ma non solo, sul versante del welfare aziendale sono state concordate ore aggiuntive di congedi legge 104, la banca ore solidale e sostegni economici per i figli con l’erogazione di borse di studio”.
“Oltre al miglioramento delle condizioni salariali - aggiungono Baggio e Civiero -, si è rafforzato il sistema delle relazioni sindacali, incrementando i momenti di confronto, rafforzando il ruolo delle Commissioni aziendali e vincolando l’azienda all’utilizzo degli ammortizzatori sociali nel caso di eventuali momenti di crisi. Tutela assolutamente strategica visto il contesto produttivo ed economico generale. Di rilievo poi, l’inserimento nei percorsi di stabilizzazione anche dei lavoratori a tempo indeterminato presso le agenzie di somministrazione e degli staff leasing”.
“Unitamente alle RSU aziendali, riteniamo il risultato raggiunto un modello importante per la contrattazione aziendale - concludono Baggio e Civiero -, avendo coniugato l’incremento del salario con la piena tenuta delle condizioni di diritto e di lavoro per tutto il Gruppo, rimettendo inoltre al centro il sistema delle relazioni sindacali”.
Ufficio Stampa