Larghissima adesione allo sciopero di oggi alla Ilsa di San Fior
Fiom Cgil, Fim Cisl e RSU chiedono l’avvio della trattativa sul premio di risultato
Larghissima adesione dei lavoratori allo sciopero proclamato per oggi, venerdì 24 giugno, da Fiom Cgil e Fim Cisl e Rsu aziendali alla Isla di San Fior, impresa leader nel settore della refrigerazione che impiega 110 dipendenti. Per la terza volta nell’arco di due mesi i lavoratori di tutti i reparti hanno incrociato le braccia per 4 ore in uscita da tutti i turni di lavoro per chiedere all’azienda di avviare la trattativa sul premio di risultato. Da settimane, infatti, i lavoratori, tramite i loro delegati e le organizzazioni sindacali, chiedono di aprire il confronto per giungere a un accordo sul premio di risultato per veder ripagato il loro innegabile impegno ad aver contribuito a mantenere competitiva l’azienda sul mercato, ma senza ottenere risposte ricevibili da parte dell’impresa.
“Stupisce - spiega Fabio Cappellazzo della Fiom Cgil Treviso - che l’azienda non sia ancora disposta a discutere e a raggiungere un vero accordo, che non solo redistribuirebbe con più salario i risultati economici raggiunti con l’impegno dei lavoratori, ma creerebbe appartenenza e motivazione per superare le difficoltà di questa particolare fase. Ci auguriamo che si possa tornare a un dialogo più costruttivo il prima possibile, ma se necessario faremo proseguire la protesta. Ancora una volta i lavoratori hanno dimostrato grande coesione, solidarietà e dignità”.
“Stranamente - afferma Alessio Lovisotto della Fim Cisl territoriale - il futuro per i lavoratori della Ilsa è un ritorno al passato, perchè il premio di risultato c’era fino a circa 10 anni fa. Stupisce come l’azienda, anziché progredire nella modernità della partecipazione dei lavoratori, pensi di isolarsi in una torre d’avorio che impoverisce i rapporti costruttivi che ci sono stati in passato. Siamo disponibili, come ribadito in più occasioni, a sederci al tavolo delle trattative su basi che siano serie e distributive, e che vadano oltre il bonus da 200 euro che il Governo con il Decreto Ucraina ha invitato a dare ai dipendenti”.
In attesa di una risposta, i lavoratori oggi hanno nuovamente scioperato, con l’obiettivo di sbloccare l’impasse e sedersi attorno ad un tavolo per chiudere un accordo che garantisca soddisfazione alle richieste salariali dei dipendenti.
Uffici Stampa