Concluso lo stato di agitazione dei lavoratori per tutti gli stabilimenti del nord Italia
Raggiunto l’accordo alla Mitsubishi di Mignagola, aumenti da gennaio
Il Gruppo aveva assorbito gli aumenti salariali previsti del nuovo CCNL dai superminimi
Raggiunto tra i vertici aziendali, RSU di fabbrica e Sigle di categoria FIOM CGIL e UILM trevigiane l’accordo sull’assorbimento degli aumenti previsti dal CCNL dei metalmeccanici che mette così fine allo stato di agitazione dei lavoratori del Gruppo Mitsubishi di Mignagola di Carbonera. A darne notizia Paolo Chinellato della FIOM CGIL di Treviso che spiega “Dopo la decisione dei vertici aziendali di assorbire dai superminimi individuali gli aumenti contrattuali previsti dall’entrata in vigore del CCNL, abbiamo vissuto mesi di protesta. Protesta che ha portato, oltre all’astensione dalla flessibilità dell’orario di lavoro e dello straordinario, allo sciopero. Tale serrato confronto con l’azienda ha dato il risultato auspicato e dalla mensilità di gennaio 2022 ai lavoratori saranno corrisposte, a titolo di superminimo individuale non assorbibile, le somme di incremento previste dal contratto nazionale precedentemente assorbite. Inoltre - aggiunge Chinellato -, i vertici hanno assunto l’impegno di riconoscere quanto dovuto dal CCNL anche a giugno 2022 senza alcun assorbimento”.
Lo stato di agitazione aperto il luglio scorso ha coinvolto tutti gli stabilimenti del nord Italia del Gruppo Mitsubishi Electric Hydronic & It Cooling Systems Spa: Pavia, Vicenza, Belluno e Treviso. Solo quest’ultimo tra operai e impiegati conta 150 dipendenti.
“Questo accordo è frutto della protesta e del confronto tra sindacato e azienda - sottolinea Paolo Chinellato -, é importante che l’azienda abbia preso coscienza che il riconoscimento della professionalità e il recupero del potere d’acquisto dei salari sono fattori differenti ed equamente rilevanti”.
Ufficio Stampa