La mobilitazione dei lavoratori coinvolge tutti gli stabilimenti del nord Italia
Venerdì 23 luglio sciopero e presidio alla Mitsubishi di Mignagola
Ai dipendenti del Gruppo i vertici aziendali non riconoscono gli aumenti previsti dal nuovo CCNL
In relazione alla mobilitazione che coinvolge tutti gli stabilimenti del nord Italia del Gruppo Mitsubishi Electric Hydronic & It Cooling Systems Spa (Pavia, Treviso, Vicenza e Belluno), FIOM e UILM trevigiane, sigle dei metalmeccanici rispettivamente di CGIL e UIL, e le RSU di fabbrica hanno proclamato per venerdì 23 luglio 4 ore di sciopero a fine turno anche a Mignagola di Carbonera. Previsto anche un presidio dalle ore 11.30 alle 12.30 fuori dai cancelli del sito di via Duca D’Aosta, che tra operai e impiegati conta 150 dipendenti.
A darne notizia è la FIOM CGIL di Treviso per bocca di Paolo Chinellato che spiega: “All’origine della protesta dei lavoratori la decisione dei vertici aziendali di assorbire gli aumenti contrattuali previsti dall’appena entrato in vigore CCNL di categoria nei superminimi individuali e che l’ammontare dell’incremento previsto dallo stesso CCNL sia erogato esclusivamente in base a criteri assunti unilateralmente dall’azienda, in barba proprio ai principi della contrattazione nazionale. Si calpestano due principi - sottolinea Paolo Chinellato -: il riconoscimento della professionalità, per cui i superminimi sono erogati e che così diminuiranno, e la redistribuzione della ricchezza creata dai lavoratori, proprio attraverso quell’aumento stabilito con il rinnovo del Contratto Nazionale; ricchezza che così si terrà in tasca qualcun’altro”.
Proprio per tali ragioni, dopo aver consultato RSU e lavoratori del Gruppo, le Organizzazioni Sindacali hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti e lo sciopero di 4 ore, non escludendo, in assenza di risposte, il proseguo di forme di protesta.
Ufficio Stampa