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Sirti, limitato il diritto allo sciopero. FIOM CGIL: “Ricorriamo al Giudice del lavoro”

Comunicati Fiom - 25/02/2021

Sirti, limitato il diritto allo sciopero. FIOM CGIL: “Ricorriamo al Giudice del lavoro”

Per il Sindacato la decisione assunta dalla Commissione è illegittima e andrà a discapito delle rivendicazioni dei lavoratori

 

Al fine di alterare le regole del conflitto, Sirti ha richiesto alla Commissione scioperi di ricomprendere le attività tra i servizi pubblici essenziali al fine di valutare negativamente l’astensione effettuata il 9 ottobre 2020, che ha visto coinvolto anche il sito di Mareno di Piave.

Nell'annunciare l’impugnazione della delibera dinanzi al giudice del lavoro, la FIOM CGIL esprime grande preoccupazione per un comportamento della Commissione che si è tradotto nell'incondizionato accoglimento delle tesi sostenute dall'azienda. Azienda – ricorda il Sindacato dei metalmeccanici trevigiano – che fino a quella data non aveva mai avanzato la possibilità che le proprie attività venissero ricomprese nella normativa per i servizi pubblici essenziali relativamente alle limitazioni dell’azine di sciopero, configurando questa operazione come lesiva dei diritti dei lavoratori e comportamento anti sindacale.

La FIOM CGIL altresì punta il dito sulla stessa regolarità dell’agire della Commissione che non ha disposto alcune istruttoria di verifica in merito alla richiesta di Sirti di estendere l’ambito di applicazione della legge, ignorando oltretutto le posizioni espresse unitariamente dai Sindacati di categoria e di CGIL, CISL e UIL. Le Sigle infatti considerano tale decisione come irresponsabile alla luce dei lunghi tempi della giustizia civile che, nell’accertamento della illegittimità della delibera adottata, vedranno l’azienda Sirti trarre un notevole vantaggio a discapito delle giuste rivendicazioni dei lavoratori.

Ufficio Stampa