Sul tavolo della trattativa negata: smart working, piano welfare, premio di risultato
Texa rifiuta il confronto sull’integrativo, FIOM pronta a dare battaglia
Il segretario generale Enrico Botter: “Serve una contrattazione che guardi alla ridistribuzione della ricchezza e al miglioramento delle condizioni lavorative”
Entrato per la prima volta in assoluto alla Texa di Monastier il Sindacato chiede ai vertici della società leader nel settore della diagnostica per automotive di avviare un percorso per l’istituzione di un Contratto Collettivo Aziendale, ma trova la porta chiusa. “Tale chiusura da parte dell’impresa a qualunque forma di dialogo e confronto - dichiara il leader della FIOM CGIL trevigiana Enrico Botter - potrebbe portare a future iniziative di rivendicazione e protesta a sostegno delle legittime richieste delle lavoratrici e dei lavoratori di Texa Spa”.
Il 3 novembre scorso le rappresentanze territoriali della categoria e la delegazione sindacale composta da 6 Rsu della FIOM CGIL, elette a febbraio 2020, hanno incontrato l’Azienda per avviare una trattativa per la definizione di un contratto collettivo aziendale che, nel rispetto delle regole stabilite dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, vada principalmente a definire regole chiare e condivise per lo smart working anche al di fuori dell’attuale stato di emergenza determinato dal Covid 19, un piano welfare articolato su più beni e servizi e non soltanto legato alla logica del buono carburante e un premio di risultato su più indicatori per la redistribuzione della produttività aziendale.
“Una contrattazione aziendale dunque - spiega il segretario generale della FIOM CGIL di Treviso Enrico Botter - che sappia migliorare la redistribuzione della ricchezza prodotta, ma che ponga anche l’accento, in termini di risposte concrete, alle condizioni lavorative e in particolare al rapporto tra i tempi di vita e lavoro”.
L’incontro, infatti, è stata l’occasione per fare un bilancio dell’attuale situazione epidemiologica e di come quest’ultima stia condizionando l’attività aziendale e fortunatamente, nonostante le grandi incertezze della fase e dei mercati, la solidità e la reattività dell’impresa è stata tale da permettere una sostanziale tenuta dei conti aziendali.
Nonostante la tenuta della produttività aziendale e il quotidiano impegno dei lavoratori in questa difficilissima fase emergenziale, Texa si è detta indisponibile ad avviare tale confronto e a comprendere le ragioni dei propri dipendenti. Una posizione di rigidità e chiusura questa che potrebbe preannunciare possibili future iniziative di protesta e rivendicazione dei lavoratori”.
Ufficio Stampa
Botter Enrico
Segretario Generale FIOM CGIL TREVISO