Metalmeccanici, nelle aziende della Marca 5 novembre sciopero per il CCNL
Per il Sindacato di categoria è necessario riconoscere gli aumenti dei minimi salariali per rilanciare l’economia, difendere l’occupazione con il blocco dei licenziamenti, ripartire dalla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Giovedì 5 novembre, a un anno esatto dalla presentazione della piattaforma contrattuale e dopo oltre un centinaio di assemblee svolte nelle fabbriche del territorio trevigiano nel corso di queste settimane, i metalmeccanici della Marca scioperano 4 ore per il rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal scaduto ormai da 10 mesi. “In particolare - illustra le ragioni della protesta Enrico Botter, segretario generale FIOM CGIL di Treviso - lo sciopero dei metalmeccanici vuole essere una risposta all'intransigenza di Federmeccanica e Assistal, che in questi mesi hanno nei fatti impedito la trattativa per il rinnovo del CCNL, insieme alla necessità di mettere al centro dell'iniziativa del sindacato i temi della salute e della sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, dei diritti e della difesa dell'occupazione e della valorizzazione e miglior tutela del lavoro metalmeccanico”.
La mobilitazione dei metalmeccanici pone al centro sei questioni fondamentali: l'incremento dei minimi contrattuali dell’8% per ridistribuire la ricchezza prodotta in questi anni e non riconosciuta a livello aziendale; la necessità di affrontare i cambiamenti organizzativi delle imprese, in particolare del manifatturiero, per dare maggiore stabilità al mercato del lavoro; la difesa dell’occupazione e il rilancio del settore industriale, estendendo veramente la contrattazione di secondo livello, contrastare la precarietà, valorizzando il lavoro e garantendo la formazione continua per tutti; il riconoscimento delle competenze professionali adeguando l’inquadramento professionale ai cambiamenti tecnologici, ambientali e digitali; il miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele; la salute e la sicurezza dei lavoratori, la stabilizzazione dell’occupazione precaria e l'introduzione della clausola sociale nei cambi appalti, la contrattazione dello smart-working e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Ufficio Stampa
DIFENDERE L’OCCUPAZIONE E RILANCIARE L’INDUSTRIA METALMECCANICA
Di fronte all’emergenza pandemica e alle sue conseguenze economiche si deve: · Mantenere il blocco dei licenziamenti · Garantire a tutti gli ammortizzatori sociali · Ridurre l’orario per redistribuire il lavoro · Contrattare la staffetta generazionale e altri strumenti di tutela dell’occupazione · Rilanciare l’innovazione tecnologica e ambientale con investimenti pubblici e privati
AUMENTARE IL SALARIO, MIGLIORARE WELFARE, DIRITTI E TUTELE
Per aumentare il reddito dei metalmeccanici e rilanciare l’economia nazionale chiediamo: · L’incremento dell’8% dei minimi contrattuali, dell’indennità di trasferta e reperibilità · Aumentare a 250 euro annui i flexible benefit · Estendere la contrattazione aziendale e aumentare l’elemento perequativo a 700 euro
TUTELARE LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI
Per contrastare la pandemia e prevenire gli infortuni e le malattie professionali serve: · Potenziare ed estendere l’esperienza dei protocolli e dei comitati aziendali Covid-19 · Diffondere e rendere esigibili i break formativi e l’analisi dei mancati infortuni e delle malattie professionali · Rafforzare la prevenzione attraverso la formazione dei lavoratori, dei rappresentanti sindacali e dei preposti
STABILIZZARE L’OCCUPAZIONE E OTTENERE LA CLAUSOLA SOCIALE
Per dare certezze, diritti e tutele alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici è necessario: · Rafforzare il diritto di precedenza per gli assunti con contratti precari · Ridurre la durata e indicare le percentuali massime di ricorso ai contratti precari · Rafforzare il contratto di apprendistato · Contrastare le forme di dumping contrattuale compresi i contratti pirata · Garantire ai lavoratori degli appalti diritti e tutele a partire dai diritti sindacali e dall’applicazione della «clausola sociale»
MIGLIORARE E RICONOSCERE LE COMPETENZE PROFESSIONALI
Per valorizzare la professionalità e le competenze dei metalmeccanici serve: · Adeguare le declaratorie dei profili professionali ai cambiamenti dell’innovazione tecnologica e digitale · Migliorare i percorsi di crescita professionale · Riconoscere le competenze specifiche e trasversali attraverso l’adozione di nuovi schemi e sistemi di misurazione della professionalità · Certificare le competenze e rendere esigibile il diritto soggettivo alla formazione professionale, anche attraverso l’utilizzo delle ore non svolte negli anni precedenti
CONTRATTARE LO SMART-WORKING E CONCILIARE I TEMPI DI VITA E DI LAVORO
Per migliorare la qualità della vita e del lavoro è necessario: · Regolamentare per via contrattuale lo smart-working, garantendo il diritto alla disconnessione salvaguardando gli istituti contrattuali e la volontarietà individuale · Introdurre elementi di miglioramento sugli orari per facilitare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (uso flessibile dei Par e ferie, incremento part-time, sostegno alla genitorialità, ecc.)
Botter Enrico
Segretario Generale FIOM CGIL TREVISO