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Sirti, cantiere fermo dopo l’annuncio degli esuberi

Comunicati Fiom - 20/02/2019

A Mareno di Piave inizia la protesta dei lavoratori, massiccia l’adesione allo sciopero
Sirti, cantiere fermo dopo l’annuncio degli esuberi
Le prime tre ore di sciopero e il blocco degli straordinari. Venerdì 22 un’altra ora di stop

 

Si sono consumate oggi, mercoledì 20 febbraio, le prime tre ore di sciopero delle quattro annunciate i giorni scorsi dalle Rsu aziendali e dai sindacati dei metalmeccanici della Marca. L’ultima ora di sciopero è prevista per venerdì 22 febbraio a fine turno. Inoltre, nel corso dell’assemblea dei lavoratori, che ha avuto luogo sempre questa mattina nello stabilimento di Mareno di Piave, si è deciso unanimemente anche per il blocco degli straordinari. Divampa la protesta dei dipendenti della Sirti - ditta leader in Italia nel settore delle istallazioni e manutenzioni di reti telefoniche e ponti radio - dopo l’annuncio di 883 esuberi sui 4mila lavoratori in tutto il territorio nazionale, un taglio in Triveneto di circa un quinto della forza lavoro.

“Massiccia la partecipazione all’assemblea e l’adesione allo sciopero di tre ore di questa mattina, con un presidio che ha visto protestare ai cancelli della Sirti più di un centinaio di dipendenti – ha detto Claudia Gava della FIOM CGIL di Treviso –. Alla mobilitazione hanno infatti preso parte oltre a operai e impiegati anche i lavoratori somministrati, diversi in scadenza di contratto. L’annuncio della volontà di aprire la procedura di licenziamento collettivo è arrivata come una doccia fredda, perché il lavoro, in particolare in questo territorio, non manca. Una decisione inaccettabile che ci ha portato all’immediata mobilitazione dei lavoratori e alla richiesta di un tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico per ricevere chiarimenti e risposte. Non staremo fermi – conclude Claudia Gava – siamo pronti a continuare sulla strada della protesta”. Venerdì un’altra ora di sciopero.

 

Ufficio Stampa