Sciopero metalmeccanici per la sicurezza, adesione dell’80% tra i lavoratori trevigiani
Tra le grandi realtà industriali si attesta all’80% l’adesione allo sciopero di due ore a fine turno dei lavoratori metalmeccanici, indetto dalle segreterie regionali e provinciali di FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL venete e trevigiane per protestare contro le morti sul lavoro e promuovere maggiori investimenti e misure ad hoc in tema sicurezza.
Totale blocco della produzione in aziende come Dab Pumps di Castelfranco Veneto e Mehits di Treviso con un’adesione del 100% dei lavoratori, alla Veneta Nastri di Conegliano e alla Zorzi di Treviso con il 90%. Con l’85% altissima l’astensione dal lavoro anche alla Electrolux di Conegliano e con l’80% all’Irca-Rica e al Gruppo Ali di Vittorio Veneto, alla Berco e alla Breton di Castelfranco Veneto. Alla Stam e alla Keestrac di Treviso e alla Iveco di Vittorio Veneto l’adesione allo sciopero arriva al 70%. L’opitergina Sole registra un 65% di astensione. Nel montebellunese, il 60% alla Fischer and Paykel e alla Ocsa e il 50% alla Fonderia Corrà, come alla Basitaly di Treviso.
“Emerge forte tra i metalmeccanici trevigiani la questione sicurezza nei luoghi di lavoro - afferma Enrico Botter, segretario generale FIOM CGIL di Treviso -, le troppe vite perse nel corso di questo periodo dell’anno non possono essere sottovalutate da nessuno, e non esistono giustificazioni. Non si può perdere la vita in nome della ripresa economica - conclude Botter - tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni alle parti datoriali devono affrontare questa orribile piaga e tracciare un percorso condiviso di prevenzione, di investimenti e di responsabilità”.
Ufficio Stampa
Botter Enrico
Segretario Generale FIOM CGIL TREVISO