Grazie all’accordo con il Sindacato l’Azienda potrà presentare il concordato in continuità
Sile Caldaie, accordo raggiunto
Moretto: “Il grande impegno del Sindacato ha reso possibile la condivisione di un piano che salva posti di lavoro e offre garanzie alle inevitabili fuoriuscite”
Il grande impegno nel salvataggio della storica ditta trevigiana e del maggior numero possibile di posti di lavoro si è tradotto, nel tardo pomeriggio di ieri, nella firma all’accordo tra la FIOM CGIL di Treviso e i vertici della Sile Caldaie di Casier, alla presenza delle rappresentanze degli industriali.
L’accordo è stato così raggiunto entro i termini previsti dal Tribunale di Treviso, che ora dovrà pronunciarsi in merito al concordato in continuità. “Anziché 25 i posti di lavoro salvati sono 30 - spiega Manuel Moretto della FIOM CGIL di Treviso -; sul piano salariale a questi dipendenti, inoltre, è stato garantito un limite sotto il quale il superminimo non potrà scendere”.
“Inevitabili le fuoriuscite - sottolinea con rammarico l’esponente della FIOM CGIL di Treviso -, 17 lavoratori in totale per i quali già oggi è stata attivata la procedura di licenziamento collettivo su base volontaria e con il supporto del Patronato INCA le relative domande di Naspi. Lavoratori che grazie all’accordo godranno di un incentivo all’esodo, erogato secondo un piano di rateizzazione di breve periodo, e che saranno i primi a essere chiamati dall’Azienda qualora, nell’arco dei prossimi 12 mesi, ci fosse necessità di implementare la forza lavoro. Inoltre, come ribadito anche nella giornata di ieri, vedranno l’impegno di tutte le parti firmatarie nel tentativo di ricollocarli nel tessuto produttivo del territorio”.
“Abbiamo fatto tutto il possibile per dare continuità produttiva e creare i presupposti per una fase di rilancio dello storico marchio - aggiunge Manuel Moretto -. L’accordo prende in considerazione diversi aspetti: dalla salvaguardia del maggior numero possibile di posti di lavoro, alle garanzie salariali, dagli incentivi all’esodo alla loro erogazione in tempi contenuti, dagli ammortizzatori sociali da attivare al diritto di precedenza in un’eventuale situazione di necessità di forza lavoro, alla possibilità di ricollocamento. Un piano, frutto di una trattativa non indolore ma che ha visto l’impegno di tutte le parti - conclude Moretto -, necessario dunque per salvare l’azienda e con essa i posti di lavoro”.
Treviso, 28 novembre 2017
Ufficio Stampa