La protesta nazionale è promossa dalle sigle sindacali di categoria FILT CGIL e Uiltrasporti
Sciopero Ryanair, 17 luglio nuova giornata di stop
Antonio Ventura: “Disagi per i passeggeri conseguenza dell’indisponibilità del vettore aereo al confronto su miglioramento delle condizioni lavorative e salariali del proprio personale”
Nuovo stop ai voli della compagnia low cost irlandese, dopo gli scioperi dell’8 e 25 giugno scorsi. I sindacati di categoria rivendicano contratti che garantiscano condizioni di lavoro dignitose, stipendi in linea con i minimi previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo e la cancellazione dell’accordo sul taglio degli stipendi.
Ancora uno sciopero per Ryanair: gli aerei della compagnia low cost rimarranno a terra per 4 ore (dalle ore 14 alle ore 18) nella giornata di domenica 17 luglio. Lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali Filt Cgil e Uiltrasporti dopo il mancato confronto sulle problematiche che da mesi affliggono il personale navigante. Alla protesta, aderiranno i piloti e gli assistenti di volo delle compagnie aeree Ryanair, Malta Air e della società CrewLink.
“I nuovi disagi per i passeggeri sono l’amaro frutto dell’indisponibilità del vettore al confronto - spiega Antonio Ventura, segretario generale FILT CGIL di Treviso -, ostinandosi a non riconoscere contratti che garantiscano condizioni di lavoro e di salario dignitose e rispettose delle norme. Un’azienda che, invece, si premura di comunicare ai propri passeggeri lo sciopero dei suoi lavoratori definendolo inutile. Come se rinunciare a un giorno di retribuzione fosse un divertimento per i lavoratori che già ricevono una paga da fame”.
“Non si trovano in una situazione migliore nemmeno i lavoratori dei gestori aeroportuali che da una parte si vedono addossate le colpe dei disservizi delle compagnie di volo e devono subire gli sfoghi dei passeggeri, dall’altra stanno già affrontando una stagione lavorativa complicata con turni di lavoro particolarmente pesanti, soprattutto per chi opera in pista, e scarsi riconoscimenti economici - aggiunge Antonio Ventura”.
“L’impressione - conclude Ventura - è che compagnie di volo e gestori aeroportuali, nonostante i contributi ricevuti a ristoro del periodo della pandemia, mirino esclusivamente a comprimere i costi del personale dal punto di vista retributivo e contenere il numero di addetti, con un drammatico impatto sui ritmi e carichi di lavoro, con conseguente inevitabile peggioramento della qualità del servizio”.
Ufficio Stampa
Ventura Antonio
Segretario Generale FILT CGIL Treviso