Le ragioni della mobilitazione: premialità ai minimi termini e riorganizzazione della turnistica
Braccia incrociate alla Daeffe di Mogliano Veneto, Antonio Ventura: “Adeguare il premio di risultato alle reali dinamiche aziendali”
Magazzino del polo logistico del Gruppo Vega fermo per la protesta dei lavoratori dell’azienda che lo gestisce
Ha avuto luogo alle prima ore della mattina di oggi, lunedì 21 febbraio, di fronte ai cancelli della sede di via Altinia a Mogliano Veneto, il presidio dei lavoratori della Daeffe Srl, ditta della logistica operante nello stabilimento del Gruppo Vega. Promossa dalla sigla di categoria che segue la logistica, la FILT CGIL trevigiana, la protesta - relativa alle decisioni dell’Azienda in merito a premio di risultato e organizzazione del lavoro - ha visto i dipendenti incrociare le braccia per l’intera giornata lavorativa.
Lo sciopero è arrivato dopo che il mese scorso i circa 80 dipendenti della ditta che si occupa prevalentemente della gestione del magazzino del Gruppo Vega nella filiera della grande distribuzione organizzata, prevalentemente alimentare, si sono visti erogare un premio di risultato ai minimi termini. Una decisione incomprensibile se commisurata a un’annata che ha contato un risultato economico più che positivo – spiega Antonio Ventura, segretario generale FILT CGIL di Treviso – e soprattutto che non tiene conto delle scelte organizzative aziendali (come il turn over dei responsabili di magazzino) che hanno impattato sui livelli generali di produttività, indipendentemente dalla capacità e disponibilità del personale e dei singoli addetti”.
“Decisioni prese ai vertici aziendali che non possono essere fatte pagare ai lavoratori – sottolinea il segretario della FILT CGIL –, ai quali è doveroso dare un congruo riconoscimento per il risultato economico raggiunto sia dell’azienda sia dal committente. Quello che chiediamo è la ripresa della trattativa per individuare una corretta premialità per il lavoro svolto nel 2021, nonché un confronto puntuale e corretto su turni e orari di lavoro, che oggi non tengono in conto le legittime esigenze dei lavoratori”.
“Redistribuzione della ricchezza, attraverso l’adeguamento del premio di risultato alle reali dinamiche aziendali, e miglioramento delle condizioni lavorative, questi sono i punti sui quali come rappresentati dei lavoratori chiediamo a Daeffe di sedersi al tavolo – conclude Antonio Ventura –. Contrariamente la protesta troverà ulteriori momenti e forme”.
Ufficio Stampa
Ventura Antonio
Segretario Generale FILT CGIL Treviso