Interrotte a fine febbraio le trattative con Federlegno per il rinnovo del CCNL del Legno-Arredo, uno dei più importanti settori del made in Italy, con un totale di 200mila addetti, FILLEA Cgil, FILCA Cisl e FENEALUil hanno proclamato 8 ore di sciopero e manifestazioni territoriali in tutta Italia per venerdì 21 aprile 2023. Le segreterie nazionali spiegano di aver "interrotto il negoziato a causa delle enormi distanze in materia salariale tra noi e la controparte e dell’indisponibilità di quest’ultima a riconfermare il modello contrattuale consolidato dal 2016, che consente di recuperare in maniera più efficace il potere di acquisto per i lavoratori.”
Come si legge nel volantino, infatti, nonostante "negli ultimi anni il settore abbia realizzato fatturati da capogiro e continui ad avere risultati economici di tutto rispetto, oggi però le imprese fanno carta straccia dell’accordo firmato che conteneva un meccanismo di recupero dell’inflazione reale, e non vogliono dare la rivalutazione per il 2022, che corrisponde a circa 130 euro al mese di aumento della paga base. Federlegno chiede inoltre che il contratto venga bloccato per un anno, negando ai lavoratori ogni miglioramento su orario, diritti e tutele".
Richieste ritenute irricevebili dai Sindacati che chiedono invece:
Per questo è stato proclamato il blocco immediato degli straordinari e delle ore di flessibilità in tutte le aziende che applicano il CCNL Federlegno Arredo.
Venerdì 21 aprile, nella settimana del Salone del Mobile, sciopero per l’intero turno di 8 ore con manifestazioni territoriali. In mattinata a Treviso, appuntamento in Piazza delle Istituzioni per la Manifestazione del Triveneto.