La FILLEA CGIL di Treviso esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa di un operaio sessantanovenne, Marino Gazzola, iscritto al Sindacato, vittima di un incidente sul lavoro avvenuto nella giornata di ieri, 19 novembre, a Refrontolo. “La perdita di un caro è un dolore inaccettabile, e ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di lutto – afferma Cristian Dalla Pozza, segretario generale della FILLEA CGIL di Treviso”.
“Tuttavia, è fondamentale non rimanere in silenzio di fronte a questa ennesima tragedia che sottolinea una situazione allarmante di inerzia da parte delle istituzioni a tutti i livelli. È semplicemente inaccettabile che, nonostante le numerose segnalazioni e le evidenze di insicurezza nei luoghi di lavoro, i controlli da parte degli organi preposti siano così poco frequenti e incisivi. La mancanza di azioni concrete e tempestive da parte delle autorità competenti rappresenta una responsabilità di chi governa il territorio e il Paese che non possiamo più permettere di passare inosservata – tuona Cristian Dalla Pozza, facendo eco alle dichiarazioni già espresse dalle altre Organizzazioni Sindacali della Marca”.
“È arrivato il momento di riconoscere agli edili la tutela del lavoro usurante – sottolinea il segretario generale della FILLEA CGIL di Treviso –, consentendo loro di andare in pensione anticipatamente, perché non è più ammissibile che un lavoratore di età così avanzata siano ancora impiegato in cantiere”.
“In questo contesto, facciamo un appello urgente affinché vengano adottate regole più rigorose e vengano previste sanzioni severe per coloro che non rispettano le normative in materia di sicurezza sul lavoro – aggiunge Dalla Pozza –. È un diritto fondamentale di ogni lavoratore quello di tornare a casa alla fine della giornata, e le istituzioni hanno il dovere di garantire che questo diritto venga sempre tutelato. È giunto il momento di agire con determinazione e responsabilità per prevenire futuri incidenti tragici come quello avvenuto a Refrontolo. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere considerata una priorità indiscutibile e irrinunciabile”.
Ufficio Stampa