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Bonus edilizi, costruttori e sindacati: «Il Governo sblocchi i crediti incagliati»

Comunicati Fillea - 30/03/2023

Questa mattina le rappresentanze di Ance Treviso-Confindustria Veneto Est, Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e CNA territoriale di Treviso, unitamente alle OOSS di categoria, hanno incontrato il Capo di Gabinetto Andrea Celsi

Bonus edilizi, costruttori e sindacati: «Il Governo sblocchi i crediti incagliati»

Questa mattina, giovedì 30 marzo 2023, rappresentanti delle imprese e dei sindacati delle costruzioni hanno incontrato il Capo di Gabinetto Andrea Celsi in rappresentanza del Prefetto di Treviso per presentare una posizione comune sul tema dei bonus edilizi. Per le imprese sono intervenuti Silviano Armellin, Vicepresidente della Sezione autonoma Ance Treviso di Confindustria Veneto Est, il Presidente Oscar Bernardi per Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e per CNA il Presidente Luca Frare ed Enrico Foffani, responsabile sviluppo mestieri. Per il Sindacato Veronica Gallina, Segretaria Fillea Cgil Treviso, Marco Potente, Segretario generale Filca Cisl Belluno Treviso, e Angelo Pandolfo, Segretario di Feneal Uil Belluno Treviso.

Le parti sociali hanno chiesto di poter illustrare gli effetti che il decreto-legge n. 11/2023 sta avendo e avrà sul nostro territorio se non verranno prese tempestivamente le necessarie misure di sblocco dei crediti incagliati e di programmazione del sostegno alla riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano per i prossimi anni. 

Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 febbraio scorso, infatti, ha interrotto improvvisamente e inaspettatamente la cessione dei crediti e lo sconto in fattura senza risolvere il problema dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi. Secondo le stime del Governo, si tratta di 19 miliardi di euro, già maturati, che se non pagati mettono a rischio 90.000 cantieri di ristrutturazione delle case delle famiglie italiane in corso in tutta Italia. A tal proposito anche la possibilità, recentemente introdotta, per le banche aventi crediti in giacenza, di acquistare BTP con cadenza almeno decennale, non sembra risolvere la questione. 

È prevedibile, inoltre, che gli effetti si estendano a tutti i settori collegati, ma colpiscano anche le famiglie beneficiarie degli interventi, con il rischio di decine di migliaia di contenziosi con i soggetti realizzatori e con le Autorità preposte ai controlli.

Le parti sociali hanno evidenziato come la prima emergenza da superare è certamente lo sblocco dei crediti pregressi per consentire di proseguire nei cantieri. In particolare, le misure in corso di discussione in Parlamento potrebbero consentire quanto meno di attenuare l’impatto negativo del provvedimento e l’auspicio è di poter arrivare ad una loro approvazione in tempi brevi.

È altresì necessaria una soluzione strutturale che guardi anche al futuro.

«Il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi internazionali ed europei sull’efficientamento energetico e sulla sostenibilità ambientale – hanno dichiarato infatti i rappresentanti delle Associazioni di categoriaimpongono stabili strumenti di sostegno pubblico di medio e lungo termine per intervenire sul nostro patrimonio edilizio, tra i più vetusti ed energivori del continente, esposto ad elevatissimi rischi sismici ed idrogeologici. E per gli immobili energivori di famiglie a basso reddito risulteranno indispensabili strumenti quali la cessione del credito e lo sconto in fattura. Siamo convinti che una misura strutturale non potrà che produrre effetti positivi sull’ambiente e sul consumo energetico e vantaggi complessivi anche dal punto di vista di nuovi investimenti, nuove specializzazioni produttive, nuova occupazione». 

«Il blocco della cessione dei crediti fiscali e lo sconto in fattura, per effetto della normativa varata dal Governo Meloni, comporterà inevitabilmente una brusca frenata del settore delle costruzioni e un pericoloso crollo di fiducia nel mercato con conseguente crisi sistemica per l’economica tutta – aggiungono i segretari generali di Fillea CGIL, Filca Cisl e Feneal Uil territoriali. In termini di posti di lavoro, tale provvedimento rischia nei fatti di provocare danni enormi per i lavoratori e per le famiglie, che in questa fase inflazionistica e di impennata del caro vita, vanno più che mai garantiti. Inversamente da misure di questo tipo servono interventi strutturali di crescita sostenibile che investano nel comparto quale volano per la salvaguardia del territorio, per la qualità della vita e per la salute delle nostre comunità, in particolare erogando agevolazioni per le famiglie con redditi più bassi e per rigenerare condomini, case popolari e gli immobili delle periferie».


Gallina Veronica
Segretario Generale FILLEA CGIL TREVISO