I Sindacati chiedono l’apertura della procedura di mobilità volontaria per chi trova un altro posto di lavoro
Monti, verso 15 ricollocamenti e la proroga a fine giugno del commissariamento
Si fa sempre più concreta la possibilità di ricollocare una quindicina dei circa 150 dipendenti della Tessitura Monti Spa attualmente in forza attraverso l’acquisizione diretta di un ramo d’azienda, quello che impiega i designer dello storico marchio trevigiano. Come sembra ormai quasi certo che l’esercizio provvisorio sia prorogato alla fine di giugno prossimo. Sono questi i temi che sono stati toccati nel corso dell’incontro odierno in Regione del Veneto tra le Organizzazioni Sindacali di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL territoriali, rappresentanze imprenditoriali e il commissario straordinario, oggi impegnato a portare a termine le commesse ancora in piedi allo stabilimento di Maserada sul Piave. Nel frattempo, l’azienda trasmetterà al Centro per l’Impiego i nominativi dei lavoratori e delle lavoratrici per avviare poi una fase di colloqui individuali finalizzati a profilare competenze, professionalità e disponibilità. Il tutto per prepararsi all’eventualità di ricollocamento.
“Stiamo monitorando e tentando di definire tutti gli aspetti di questa congiuntura molto complicata – hanno commentato Ildebrando Dall’Acqua della FILCTEM CGIL, il segretario generale della FEMCA CISL Gianni Boato e Francesca Mazzoli della UILTEC UIL –, cercando di mettere la salvaguardia dei posti di lavoro e del reddito al primo posto di fronte a qualsiasi scenario possibile. In tal senso, abbiamo avanzato al commissario straordinario la richiesta di aprire la procedura di mobilità volontaria al fine di dare la possibilità di uscire dall’azienda senza perdere il preavviso a quei dipendenti che avranno l’occasione di trovare un altro posto di lavoro. Confidiamo che già la prossima settimana si possa arrivare alla sigla di un accordo in tal senso – auspicano i sindacalisti”.
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