I Sindacati chiedono tempo per non perdere nessun posto di lavoro
Monti, possibili 15 ricollocamenti. Nessuna novità sul versante acquisizioni
Dall’incontro odierno in Regione si apre una possibile ricollocazione di una quindicina di dipendenti non afferenti alla produzione, alla luce di un interessamento di un’azienda per l’assunzione dei designer dello storico marchio tessile trevigiano. Nessuna richiesta di acquisizione è stata avanzata dall’ultimo incontro. Per tale ragione, oltre alla domanda di apertura degli ammortizzatori sociali, le Organizzazioni Sindacali di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL territoriali hanno avanzato la richiesta di identificare, anche con il coinvolgimento degli organismi ed enti competenti, percorsi di ricollocamento per tutte le professionalità. In totale sono 160 i dipendenti in forza allo stabilimento di Maserada sul Piave. Non viene esclusa la possibilità che il curatore della procedura di liquidazione avanzi un’ulteriore richiesta di proroga, fino e non oltre la fine del mese di giugno 2023.
A darne notizia Ildebrando Dall’Acqua della FILCTEM CGIL, il segretario generale della FEMCA CISL Gianni Boato e Francesca Mazzoli della UILTEC UIL che aggiungono “confidando in un acquirente dell’ultimo minuto a salvezza dell’azienda, auspichiamo che nel frattempo si metta a disposizione tutto il tempo necessario alla ricollocazione dei dipendenti, di tutte le professionalità oggi presenti e ancora operanti alla Monti, in un raggio chilometrico ragionevole. Per questo sarà necessario coinvolgere tutti gli organismi ed enti del territorio che possano contribuire all’incrocio tra domanda e offerta e così non perdere posti di lavoro”.
Prossimo incontro con la Regione del Veneto e il commissario mercoledì 10 maggio.
Uffici Stampa