COMUNICATO STAMPA
PREMI DI PRODUTTIVITÀ E WELFARE: SIGLATO UN NUOVO ACCORDO PER LE IMPRESE DEL TERZIARIO
Anche per le imprese piccole e piccolissime
Mentre l’Istat lancia l’allarme disoccupazione per giovani e lavoratori anziani, in provincia di Treviso le relazioni sindacali proseguono nell’ottica dello sviluppo del territorio. Dopo l’accordo di Natale sul turismo firmato al Museo Bailo, Unascom Confcommercio, Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltcus hanno utilizzato il periodo estivo per siglare un nuovo ed importante accordo quadro che definisce le procedure per poter personalizzare accordi aziendali sui premi di produttività e sulle prestazioni di welfare destinate ai dipendenti.
L’accordo - che viene esteso a tutte le imprese del terziario associate della provincia di Treviso (circa 8000) - permette alle aziende - anche quelle che occupano pochi dipendenti o che non hanno rappresentanze sindacali al proprio interno - di attivare nella propria struttura organizzativa, un sistema premiante che, al raggiungimento di predeterminati obiettivi aziendali di produttività e/o efficienza, consentirà ai propri dipendenti di beneficiare di un apprezzabile vantaggio fiscale (sarà un vero premio netto in busta e non gravato da oneri contributivi). Con lo stesso accordo, i lavoratori possono optare per un premio in denaro di un massimo di 2.200 euro, oppure in servizi di welfare (ad es. libri di testo o altre prestazioni utili anche per il contesto famigliare).
Il vantaggio per le aziende sta, oltre che nello sgravio fiscale (la somma stanziata per il premio gode della deducibilità dal reddito di impresa), anche nello snellimento della procedura, visto che gli accordi aziendali possono essere sottoscritti in maniera molto snella e veloce, senza lungaggini, fissando direttamente un appuntamento presso la sede di Confcommercio (0422580361) che è in grado di rispondere in tempo reale alle esigenze occupazionali di ogni singola azienda associata.
“L’accordo” - spiegano gli uffici sindacali di Confcommercio- “nasce nel contesto sindacale che, sviluppando le potenzialità previste dalla legge di stabilità, intende trasformare in opportunità concrete i concetti di produttività e redditività, prima riservati solo a determinate tipologie di aziende medio-grandi.”
Quattro i parametri a cui fa riferimento l’accordo per stabilire la “produttività” aziendale: la redditività (es. incrementi di fatturato, diminuzione assenteismo etc..), la qualità (es. qualificazione professionale con corsi, soddisfazione del cliente…), l’efficienza (sperimentazione di nuovi orari di lavoro, nuove turnazioni….), l’innovazione (investimenti in tecnologie…).
Le idee di fondo - spiega il presidente di Confcommercio Renato Salvadori- che sottendono a questo accordo sono due: quella di consentire agli imprenditori e ai lavoratori di attivare accordi aziendali sulla produttività fruendo degli sgravi fiscali e di un importante risparmio sui costi, e quella di semplificare al massimo la procedura sindacale. Consentiamo di ritagliare il contratto come se fosse un abito su misura ponendoci come modernizzatori delle imprese. Questa possibilità viene offerta, per la prima volta, anche alle piccole e piccolissime imprese contribuendo quindi concretamente alla competitività del sistema economico locale”.
"Questo accordo - conclude Edoardo Dorella, Segretario generale della Fisascat Cisl Belluno Treviso - è un ulteriore tassello che va a completare il modello della contrattazione nel settore del terziario costruito nel corso degli anni in provincia, attraverso accordi sulle politiche attive, sul sostegno al reddito e sul mercato del lavoro. Questo nuovo accordo fornisce alle aziende e ai lavoratori uno strumento che può essere applicato agevolmente anche alle piccole e medie imprese e che, attraverso una contrattazione dedicata e con l’aiuto fondamentale delle organizzazioni sindacali e Confcommercio, può dare risposte concrete sia ai lavoratori che alle imprese. Ai dipendenti sotto forma di integrazioni salariali legate a obiettivi, alle aziende garantendo maggiore competitività, soprattutto per quanto riguarda la flessibilità organizzativa, la produttività, la qualità, l'efficienza, l'innovazione, (lavoro domenicale, orari di apertura, nuove tipologie di vendita.). Importante anche il passo in avanti rispetto ad ambiti fondamentali come tempi di vita e di lavoro, formazione professionale, con l'apertura al nuovo tema del welfare aziendale che le recenti novità legislative e fiscali hanno messo in campo attraverso la defiscalizzazione totale o parziale delle somme erogate a questi titoli attraverso specifici accordi stipulati tra imprese e OOSS”.
“Nel definire una piattaforma condivisa, l’accordo rappresenta un’opportunità di inedito e fecondo incontro tra i bisogni quotidiani dei lavoratori e le esigenze dell’impresa, in particolare per quanto riguarda le realtà trevigiane di medio-piccole dimensioni – afferma Nadia Carniato, segretario generale Filcams Cgil Treviso -. Nella sua totalità, nel creare un quadro dentro il quale sviluppare la contrattazione aziendale e soprattutto nella parte inerente al welfare emerge l’attenzione al territorio. Obiettivo condiviso: creare un welfare più ampio nell’offerta di servizi, che vada oltre l’assistenza sanitaria integrativa e i fondi inter professionali e pensionistici. Un welfare - sottolinea Nadia Carniato - che guardando ai bisogni del lavoratore e della sua famiglia, dunque in un’ottica sociale, miri anche a dare nuovo impulso al nostro sistema economico. Assistere le imprese nella definizione di contratti che possono incentivare l’efficienza, la produttività e la competitività, nonché permettere di implementare il reddito dei lavoratori al fine della loro soddisfazione e del miglioramento della qualità di vita di singoli e famiglie – conclude Carniato -, sono la base per qualificare il lavoro e creare plusvalore, ovvero ricchezza diffusa”.
“L’accordo” - conclude Massimo Marchetti, segretario generale della UuiltUcs- Uil “conclude un percorso iniziato da anni e va ad intercettare le nuove tendenze economiche che, soprattutto in alcuni ambiti, si stanno manifestando dopo i lunghi anni della crisi. E’ un accordo che consente di cogliere a pieno i segnali di ripresa e che potrà avere ripercussioni positive sul circuito dei consumi, oltre che sulla qualità del clima aziendale.”
L’impatto iniziale dell’accordo sul territorio è positivo. Nella Marca trevigiana, alcune aziende hanno già dimostrato ampio interesse e per alcune sono già in programma i primi appuntamenti. Tra queste, l’azienda ICEBERG srl di Oderzo (TV), operante nel settore della distribuzione di alimenti freschi e surgelati in Veneto ed in Friuli, ha già applicato il contratto. Identità famigliare (4 i fratelli titolari), ma con una tenuta forte (37 anni di crescita progressiva), un significativo attaccamento alla comunità (sostegno economico a molti progetti sociali e culturali), uno sguardo aperto e lungimirante sul futuro, 130 collaboratori di cui 90 dipendenti, 5 punti vendita al dettaglio dislocati in provincia, 55 milioni di euro di fatturato annuo.
“La cultura del premio e della motivazione”- afferma uno dei titolari Luciano Bernardi - “fa parte della nostra storia aziendale. Per la natura del nostro prodotto (il freddo ed il surgelato), i nostri dipendenti lavorano in condizioni molto disagiate e per questo motivo abbiamo sempre pensato, già da anni, di applicare una filosofia aziendale premiante ed incentivante. Ora, questo accordo, ci consente di muoverci in un ambito contrattuale, normativo e fiscale più adatto alle nostre esigenze. Il nostro futuro non può prescindere dal benessere e dalla soddisfazione dei nostri dipendenti. I risultati sono concreti, turn over bassissimo, clima aziendale sereno, fiducia nel futuro.”
Treviso, 02 settembre 2016
Carniato Nadia
Segretario Generale FILCAMS CGIL TREVISO