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Bernardi, FILCAMS: “Salvate i negozi del trevigiano”

Comunicati Filcams - 26/10/2015

FILCAMS CGIL

di Treviso

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Attivate le procedure di mobilità volontaria. Sindacato già pronto nel caso di licenziamento dei dipendenti
Bernardi, FILCAMS: “Salvate i negozi del trevigiano”
Dall’Acqua della FILCAMS: “Un patrimonio di competenze e di affermazione nel mercato che non può essere perso. Il 17 novembre si terrà la terza asta”

 

È a un passo dal capolinea l’epopea del gruppo Bernardi. Partiranno infatti in questi giorni le lettere di licenziamento per i quasi 200 dipendenti della storica insegna dell’abbigliamento e per i 45 della controllata Go Kids che oggi utilizzano la cassa integrazione straordinaria, chi a zero ore chi a rotazione. Andate deserte le prime due aste, non resta che sperare nel terzo tentativo messo in campo dal commissario straordinario Francesco Rinaldo De Agostini per il 17 novembre, giorno in cui scadrà l’ultima chiamata per la cessione dei 23 punti vendita rimasti. Dovesse andare a vuoto, sarà difficile poter salvare l’azienda e i lavoratori dalla perdita del posto di lavoro.

Istantanea, quella di oggi, che si fatica ad accostare a quella dello storico gruppo d’abbigliamento, nato dal fiuto imprenditoriale del compianto Riccardo Di Tommaso e capace, all’apice del successo, di dare lavoro a oltre mille persone. Di quell’impero oggi sono rimasti in capo a Bernardi appena 23 negozi. L’azienda è stata posta in amministrazione straordinaria due anni fa e da allora il processo di costante riduzione, passato per la cessione di oltre 100 punti vendita a Coin, è proseguito. Oggi sono 250 i lavoratori che rischiano di perdere il posto, di cui 25 veneti. In dettaglio, 11 sono occupati nella provincia di Treviso, di cui 6 alla sede di Oderzo e 3 a Crocetta del Montello per Bernardi e 2 per Go Kids al Bennet di Pieve di Soligo chiuso lo scorso luglio.

Firmato giovedì scorso a Padova l’accordo di mobilità collettiva, che prevede fino al 28 dicembre la possibilità per i lavoratori di recedere volontariamente dal contratto per poi essere posti in mobilità, coincidente con la fine dell’amministrazione straordinaria e della Cigs, la forza lavoro riceverà a giorni il preavviso di licenziamento. La speranza però non è persa. I lavoratori incrociano le dita e con loro il Sindacato.

“De Agostini ha fatto luce sulla situazione presente, per questo abbiamo firmato l’accordo sindacale di mobilità, ma ci auguriamo che l’asta raccolga manifestazioni di interesse, per tutti o almeno per una parte dei negozi - ha commentato Ildebrando Dall’Acqua della Filcams Cgil -. Bernardi è un’azienda storica ancora appetibile, sia per cessione che per affitto, e che può ancora dare al nostro territorio sia in termini di territorio sia di offerta commerciale. La strada resta dunque impervia – continua Dall’Acqua - non appena il commissario fornirà tempi certi circa possibili chiusure organizzeremo un’assemblea sindacale con i lavoratori”.

L’ufficio vertenze della CGIL trevigiana sta già ragionando su come agevolare, nel peggiore dei casi, i lavoratori. “A chi ha più di 39 anni suggeriamo di adoperarsi per richiedere il licenziamento con qualche giorno d’anticipo rispetto al 28 e 29 dicembre per evitare lungaggini burocratiche tali da pregiudicare la riduzione dei tempi della mobilità che dal 2016 – ricorda il sindacalista Filcams – passerà da 24 a 18 mesi per gli over 50, da 18 a 12 per chi ha da 40 a 49 anni”.

 

Treviso, 26 ottobre 2015

 

Ufficio Stampa