Caso bibliotecaria di Castello di Godego, il sindacato: tutelare il posto di lavoro e la continuità del servizio alla comunità
Nicole Chirici della FILCAMS CGIL di Treviso: “Inaccettabile che dopo 7 anni di proficuo servizio la lavoratrice sia lasciata a casa e la biblioteca perda una professionalità che è diventata riferimento. Crediamo si debba trovare una soluzione condivisa per preservare sia la qualità del servizio offerto sia un posto di lavoro”
Una proroga ponte a partire dall’imminente scadenza dell’appalto il 31 agosto. Questo quello che mette sul tavolo del confronto la FILCAMS CGIL di Treviso e quello che emerge a margine dell’incontro tra l’amministrazione comunale di Castello di Godego, con il sindaco Diego Parisotto, la cooperativa Biblion, affidataria dell’appalto, e il sindacato di categoria avvenuto nella giornata di ieri, martedì 5 agosto, per affrontare la questione relativa alla conclusione del servizio di bibliotecaria, oggi appunto esternalizzato, condotto in questi ultimi sette anni da Valeria Cusinato, in particolare dopo la levata di scudi e le preoccupazioni riportate all’attenzione del Comune i giorni scorsi e sostenute da una raccolta firme.
Il caso ha interessato direttamente anche il sindacato che, in una visione complessiva della situazione, vorrebbe proporre una soluzione che tracci un percorso condiviso, al fine di mantenere da una parte la qualità del servizio culturale offerto alla cittadinanza e le progettualità in corso anche con le scuole del territorio, e dall’altra un posto di lavoro ritenuto chiave.
“Serve tempo e la volontà di tutti per avviare un percorso per garantire la continuità dell’attività della biblioteca e permettere al contempo alla lavoratrice di ricollocarsi grazie alla professionalità che esprime e che le viene riconosciuta - commenta Nicole Chirici della FILCAMS CGIL di Treviso -. Non vogliamo che una lavoratrice che da ben 7 anni a questa parte, con le 30 ore settimanali di contratto, ha contribuito alla crescita della biblioteca comunale resti a casa, così come è impensabile buttare alle ortiche il bagaglio di competenze non solo nei servizi di front office, ma anche nella catalogazione, nelle letture e progetti educativi con le scuole, rischiando di svalorizzare l’investimento culturale. L’inserimento di una figura amministrativa a nostro avviso è importante che si affianchi a quella dell’addetta ai servizi bibliotecari. In passato la mancanza di questa figura infatti ha determinato la necessità di rivolgersi ai volontari del Servizio Civile. Serve disponibilità al confronto e senso di responsabilità da tutte le parti per trovare la soluzione migliore”.
“Noi crediamo - prosegue Chirici - che sia esperibile da parte del Comune di Castello di Godego una proroga dell’affidamento, a partire dal 31 agosto, almeno per un anno, ovvero un tempo sufficiente a garantirne la progettualità. Questo al fine di costruire tale percorso e preservare la qualità del servizio e l’occupazione, senza interrompere la continuità e in particolare la qualità dell’attività della biblioteca, permettendo così anche un futuro passaggio di consegne”.
“Confidiamo che l’amministrazione comunale consideri la serietà di questa proposta per i cittadini e per la lavoratrice coinvolta, senza strumentalizzazione ma con pragmatismo” conclude la funzionaria della FILCAMS CGIL di Treviso.
Ufficio Stampa