La soddisfazione della FILCAMS CGIL trevigiana e l’appello a rivolgersi al sindacato per tutelare i diritti
Dipendente del Pam Panorama di viale della Repubblica a Treviso impugna il trasferimento a Udine e vince la causa in Tribunale
La sentenza, che arriva dopo l’impugnazione del trasferimento promossa dalla FILCAMS CGIL e presentata dagli avvocati Filippo Angonese e Carlo Maria Cavinato, pronunciata gli scorsi giorni dal Tribunale di Treviso mette fine alla vicenda che ha coinvolto una dipendente della catena della grande distribuzione organizzata. I fatti risalgono a un anno fa, quando il 24 giugno 2024 viene comunicato da Pam Panorama alla lavoratrice del supermercato di viale della Repubblica a Treviso, occupata nel punto vendita dal 1997, il trasferimento al punto vendita di Udine di viale Palmanova dall’8 luglio, motivandolo per esigenze organizzative, ovvero alla necessità di coprire la posizione di capo reparto (già ricoperta dalla lavoratrice).
Ma per il sindacato, la FILCAMS CGIL di Treviso, al quale la lavoratrice si è rivolta, questa non poteva costituire una motivazione sostanziale, fatto aggravato per di più dalla mancanza di un preavviso congruo rispetto all’oggettiva distanza tra le due sedi, oltre i 100 km - con disagi significativi in termini di tempo e costi di viaggio, non compensati da un aumento retributivo - e dal non aver minimamente preso in considerazione la condizione di madre lavoratrice e di un pregresso stato di stress da lavoro correlato, sospettando finalità ritorsive sottostanti a tale decisione, visti anche alcuni provvedimenti adottati nei suoi confronti in quell’ultimo periodo.
Nella dichiarazione di illegittimità del trasferimento, oltre a evidenziare l’insussistenza delle comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive che lo avrebbero determinato, il Tribunale tiene a sottolineare che la lavoratrice è madre di due figli minori che, sebbene non in tenerissima età, sono entrambi studenti a Treviso, dove la famiglia è radicata da anni, sicché il suo trasferimento a Udine implicherebbe all’evidenza lo stravolgimento della situazione familiare, con tempi di viaggio quotidiani (circa tre ore complessive) che renderebbero estremamente complessa la gestione dei figli e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
“È una vittoria dei diritti del lavoratore, è una vittoria delle donne lavoratrici - afferma Nicole Chirici della FILCAMS CGIL di Treviso con grande soddisfazione dopo aver appreso il pronunciamento -. Eravamo certi di essere dalla parte della giustizia e così è stato, anche grazie al prezioso contributo dei legali che hanno istruito l’impugnazione del trasferimento. La lavoratrice, che ora può ritornare serenamente a ricoprire con le stesse mansioni il suo posto di lavoro in viale della Repubblica, può tirare un sospiro di sollievo ma è stato lungo e difficile il periodo che ha vissuto e grande il disagio che ha dovuto sopportare e subire”.
“Facciamo appello a tutte le lavoratrici del commercio della nostra provincia perché non si facciano intimidire e non accettino alcun tipo di sopruso nei loro confronti - aggiunge il segretario generale della FILCAMS CGIL di Treviso Alberto Irone -, e si rivolgano al sindacato che è pronto a tutelare i loro diritti fino in fondo”.
Il Tribunale di Treviso ha altresì stabilito che Pan Panorama sostenga le relative spese di lite e generali.
Ufficio Stampa
Irone Alberto
Segretario Generale FILCAMS CGIL TREVISO