Sindacato sul piede di guerra, Nicole Chirici: “Richieste di garanzie di reddito e condizioni di lavoro inascoltate”
Mense di Roncade, proclamato lo stato di agitazione delle lavoratrici
No dell’azienda ad attivare gli ammortizzatori sociali e del Comune all’opzione mensile invece di giornaliera
Proclamato lo stato di agitazione delle lavoratrici della Dussmann delle scuole di Roncade. A darne notizia Nicole Chirici della FILCAMS CGIL di Treviso “abbiamo preso questa decisione, e chiediamo con urgenza un incontro in Prefettura alla presenza della ditta gestrice del servizio mensa e dell’amministrazione comunale visto che le nostre legittime richieste non sono state accolte. Richieste - evidenzia Chirici - mirate a tutelare il reddito delle lavoratrici che oggi si vedono una grave riduzione di ore, fluttuanti di giorno in giorno peggiorando notevolmente le condizioni di lavoro”.
“Dopo i fatti di queste settimane relativamente al ritrovamento di corpi estranei nei cibi serviti alla mensa della scuola di Roncade, la situazione è andata via via complicandosi e a farne le spese, nel ritardo e nella mancanza di risposte da parte dei vertici aziendali e nel silenzio dell’amministrazione comunale, le lavoratrici che hanno visto drasticamente assottigliarsi il loro monte ore da oltre un mese, con conseguente drastica riduzione del loro salario. Per tanto - ricapitola la funzionaria sindacale della FILCAMS CGIL trevigiana - abbiamo sollecitato con urgenza Dussmann ad attivare responsabilmente la cassa integrazione o contratto di solidarietà; richiesta caduta nel vuoto.
“Dussmann ha tentato di individuare altri appalti per integrare le ore mancanti - sottolinea Nicole Chirici -, purtroppo ci risulta che a oggi, essendo necessario un presidio minimo nella maggior parte dei plessi del Comune di Roncade, e non essendo facilmente compatibili gli orari nei cantieri limitrofi, di fatto, tutte le lavoratrici hanno esaurito ferie e permessi maturate, e diverse di loro si trovano ancora a non completare il loro orario contrattuale e ad apprendere gli ordini di servizio con orario e luogo di lavoro solo di giorno in giorno, con evidente e forte disagio e senso di instabilità”.
“Per quest’ultimo aspetto - continua Chirici -, inoltre, allo stesso tempo, dopo il primo periodo concitato e di preoccupazione, abbiamo inoltre caldeggiato il Comune di Roncade perché si procedesse a garantire alle famiglie dei bambini della scuola l’opzione di servirsi o meno del servizio mensa mensilmente e non con una scelta giornaliera, proprio per non pesare sulle lavoratrici in termini di organizzazione del lavoro, ormai nei fatti diventato a chiamata. E anche questa più che sensata istanza non è stata avvallata dai soggetti coinvolti”.
“Per tutelare le lavoratrici, al fine di dare loro e alle loro famiglie garanzie economiche e determinare delle condizioni di lavoro stabili e che non siano fonte di disagio, non ci resta che proclamare lo stato di agitazione con la revoca di ogni disponibilità a variazioni orarie e trasferte, e a richiedere contestualmente un incontro alla Prefettura di Treviso - conclude Chirici”.
Ufficio Stampa