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Previmedical, il Sindacato chiede il 100% di smart working

Comunicati Filcams - 24/11/2020

La FILCAMS trevigiana unitamente alla FISAC: “Nessun allarmismo ma chiarezza sui numeri dei contagi nel polo di Preganziol”
Previmedical, il Sindacato chiede il 100% di smart working
Il segretario generale di categoria Alberto Irone: “Scegliere il lavoro agile rappresenterebbe per l’azienda un segnale di responsabilità”

 

“La richiesta di mettere tutto il personale di Previmedical di Preganziol in smart working, circa 300 lavoratori, è stata inoltrata all’azienda dopo che sono stati registrati diversi casi di contagio tra i dipendenti”. Afferma Alberto Irone, segretario generale FILCAMS CGIL di Treviso.

“Nessun allarmismo ma i numeri sui contagi non sono chiari, li abbiamo chiesti a Previmedical ma non abbiamo ancora ricevuto risposte – continua Alberto Irone –. Inoltre, la richiesta di mettere tutto il personale in smart working nasce dalla preoccupazione che cresce sempre più tra i lavoratori, solo per metà in lavoro agile. Ci risultano almeno 8 persone contagiate, oggi in isolamento a casa, ma potrebbero essere di più, anche in virtù del fatto che i dipendenti di Previmedical, risiedendo in diverse provincie, provengono dall’area di competenza non solo dell’ULSS 2 Marca Trevigiana”.

“Dunque, chiediamo come Sindacato - FILCAMS e FISAC - di fare chiarezza e, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, adottare questa misura, lo smart working al 100%, che rappresenterebbe anche un forte segnale aziendale di responsabilità nel fronte del contenimento del contagio sui territori – conclude Irone”.

 

Ufficio Stampa


Irone Alberto
Segretario Generale FILCAMS CGIL TREVISO