Sindacato sulle barricate richiama l’intervento dei vertici dell’Azienda Sanitaria
Addetti portineria ULSS 2, con il cambio d’appalto meno soldi in busta paga
Alberto Irone: “Con la pessima politica degli appalti al massimo ribasso si gioca sulla pelle dei lavoratori”
Cambio d’appalto e cambio di contratto, i lavoratori si vedono diminuire il salario. Questo è quello che sta succedendo ai 30 dipendenti che svolgono servizi di portineria nelle strutture dell’ULSS 2 Marca Trevigiana impiegati alla Cooperativa GSA fino al 30 giugno e ora, in conseguenza del cambio d’appalto, all’ATI composta da Sicuritalia e Civis.
Rifiutandosi di riconoscere la clausola sociale per il passaggio dei dipendenti coinvolti nel cambio di appalto, le società dell’ATI hanno deciso di applicare ai 30 lavoratori il contratto collettivo di vigilanza e servizi fiduciari, con un minimo salariale inferiore, invece del contratto nazionale del multiservizi con il quale erano assunti da GSA fino al 30 giugno.
Una scelta inaccettabile secondo il Sindacato, frutto della pessima politica degli appalti al massimo ribasso che scaricano i costi sulla pelle dei lavoratori. “Lavoratori che, infatti – spiega Alberto Irone, segretario generale della FILCAMS CGIL di Treviso – si vedono abbassare lo stipendio dal giorno alla notte mantenendo invariato il loro carico di lavoro”.
“Inammissibile sacrificare sempre sui lavoratori chiedendo loro sacrifici – sottolinea Alberto Irone –, in particolare quando svolgono servizi essenziali che fanno capo alla filiera della sanità. Per tanto chiediamo l’interessamento diretto dei vertici dell’ULSS 2 e dell’Azienda Zero per sistemare una questione che drammaticamente impatterà sui redditi di 30 famiglie trevigiane e inevitabilmente sul servizio. Il nostro obiettivo è incontrare quanto prima i lavoratori e discutere con loro le azioni da intraprendere”.
Ufficio Stampa
Irone Alberto
Segretario Generale FILCAMS CGIL TREVISO