La FILCAMS CGIL di Treviso getta un ponte: “Sediamoci attorno al tavolo per il bene dei lavoratori”
Pulizie negli ospedali, Bottan: “Senso di responsabilità da ambo le parti”
“Basta con il braccio di ferro, sediamoci tutti attorno a un tavolo e riallacciamo il dialogo per il bene dei lavoratori e delle lavoratrici delle pulizie impiegati al Ca’ Foncello e all’Unità Operativa di Oderzo”. Questo l’appello e il richiamo di Feliceta Bottan della FILCAMS CGIL di Treviso dopo lo scontro polemico tra l’azienda di pulizie Rekeep Spa e la Fisascat Cisl dei giorni scorsi.
“Non è il momento per procurare allarmi e alzare i toni della polemica, dobbiamo affrontare una situazione delicata con tutte le accortezze del caso – afferma la sindacalista della FILCAMS CGIL trevigiana -. Accuse e repliche lasciano in questa fase il tempo che trovano, serve da ambo le parti senso di responsabilità, quello stesso senso di responsabilità assunto nel corso di queste settimane degli addetti delle pulizie che, con professionalità sebbene dentro un quadro di apprensione, non si sono mai rifiutati di svolgere le loro mansioni, ma non hanno di certo messo a repentaglio la propria salute e quella degli altri”.
“Operare all’interno degli ospedali, Treviso e Oderzo, non è oggi facile, c’è comprensibile preoccupazione – sottolinea Feliceta Bottan -, in particolare quando si è madri e padri di famiglia. Per questo è fondamentale adottare le procedure e tutti i dispositivi di protezione individuale del caso, proteggersi e proteggere. Per questo dobbiamo pretendere che anche l’Azienda sanitaria faccia la sua parte e, nell’attuare le misure di contenimento della diffusione dell’epidemia, proceda da subito, anche su spinta di Rekeep, così come procede agli accertamenti tra il personale sanitario, alle indagini tramite tampone o test rapido, mirate a valutare l’eventuale positività al virus dei lavoratori, per garantire la sicurezza e la salute ed evitare altresì che sia essi stessi portatori di infezione in ospedale”.
“Il momento non è facile ma restiamo lucidi, abbassiamo i toni e sediamoci attorno a un tavolo per riaprire il dialogo nell’interesse esclusivo del bene dei lavoratori, dei loro familiari e di tutti coloro che vivono l’ambiente ospedaliero in questo momento – fa appello la Bottan”.
Ufficio Stampa