In primo piano, l’affaire “popolari”, con 140mila ex soci veneti interessati dall’indennizzo del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR). Agli azionisti già ammessi in prima istanza tramite appunto il FIR – sono esclusi gli obbligazionisti e chi ha già ottenuto 100mila euro, il massimo previsto per legge – è stato riconosciuto un ulteriore 10% di indennizzo. Ma è stata necessaria una corsa contro il tempo, che ha investito anche gli Sportelli di Federconsumatori della Marca.
Centinaia di telefonate per contattare i risparmiatori all’oscuro di questa possibilità e oltre 200 pratiche gestite in poche settimane. Al 31 luglio sono infatti scaduti i termini per ripresentare la documentazione e chiedere l'ulteriore indennizzo. Adesso si resta in attesa.
Su questo fronte le Associazioni dei Consumatori chiedono da mesi un confronto, finora negato, con MEF e Consap, per arrivare a risolvere le ancora numerose criticità. Di seguito le richieste:
Ci sono poi gli ultimi dati sull'inflazione, che ne certificano una lentissima discesa - 6% a luglio, con beni energetici "scesi" al +,6% e carrello della spesa al 10,4% - e che quindi continua ad avere ricadute estremamente onerose per le famiglie.
L’annuncio del Governo, che finalmente accoglie la proposta, avanzata in “Commissione di allerta rapida sui prezzi” dalle Associazioni dei Consumatori, di un paniere di prodotti fondamentali a costo calmierato, costituisce una prima risposta. Un paniere che per le Associazioni deve:
Se la sperimentazione avrà effetto positivo, come ritiene Federconsumatori, poi dovrà essere strutturata meglio e diventare strutturale.
Si ricorda che per eventuali problematiche e per ricevere maggiori informazioni e assistenza in materia di diritti e tutele del consumatore è sempre possibile rivolgersi agli Sportelli Federconsumatori per fissare un appuntamento. Clicca qui per consultare sedi e orari degli Sportelli.