Immagine di copertina

COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 01/07/2011

VOTO AI MAROCCHINI, DOMENICA SEGGI APERTI IN VIA DANDOLO.
Treviso non dà gli spazi per il voto, Cgil: "Dov'è la democrazia?"
Barbiero: "Ennesima figuraccia. Scusa inverosimile, il Comune manca di sensibilità democratica e di equità. I marocchini, infatti, in provincia sono lavoratori che contribuiscono alla crescita economica, è doveroso offrire loro spazi adeguati per esercitare il diritto al voto".

"Siamo contenti per il pacifico corso democratico che sta vivendo il Marocco e per l'interessamento che i cittadini marocchini residenti nella Marca hanno espresso a questo riguardo chiedendo degli spazi appositi per esercitare il diritto di voto e così partecipare attivamente a tale processo. D'altra parte non possiamo, quale Sindacato che rappresenta molti lavoratori marocchini del trevigiano, non essere profondamente rammaricati per la chiusura ingiustificata dell'Amministrazione comunale di Treviso che ha negato loro tali spazi". Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil di Treviso, denunciando la grave mancanza di sensibilità democratica e di equità del Comune di Treviso, e confermando sabato 2 luglio l'apertura dei seggi presso la sede Cgil di via Dandolo.

"Sabato scorso – ha riferito il segretario generale - proprio nella sede della Camera del lavoro di Treviso la Cgil ha ospitato, alla presenza del Console del Marocco in Italia, un'assemblea delle comunità marocchine della Marca per discutere e approfondire la tematica referendaria per il varo di una nuova e più democratica costituzione nel paese del Nord Africa".

"Alla stregua degli italiani all'estero – ha continuato Barbiero - anche i cittadini marocchini residenti nel nostro Paese devo essere messi nella possibilità di poter esercitare in tutta garanzia l'universale diritto al voto. Questa non è solo una forma di equità sotto il profilo dei rapporti internazionali ma va anche nella direzione di un contributo alla democrazia. Supporto ricevuto dalle amministrazioni di Montebelluna e Pederobba e che oggi la città di Treviso, per colpa di quei rappresentanti delle istituzioni che dovrebbero essere i garanti della democrazia, ha ingiustificatamente negato. Inverosimile che il Comune non abbia nessun locale adatto da dedicare a tale scopo".

"Facciamo l'ennesima figuraccia – ha concluso Barbiero - ricordiamoci che i circa 6mila marocchini residenti nella Marca sono lavoratori. Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che il loro apporto all'economia trevigiana produce ricchezza per oltre 50milioni di euro dei quali ben 15milioni di euro sono determinati dagli stipendi e tasse. Contribuiscono alla tenuta dello stato sociale di oggi e domani. E che con i contributi che mensilmente vengono versati all'Inps stanno già pagando le laute pensioni anche di quegli amministratori che oggi, sebbene si professino democratici, negano loro questa fondamentale libertà".

Ufficio Stampa