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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 26/05/2011

CGIL: UNINDUSTRIA NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETA' E DELLA RESPONSABILITA'
Unindustria e profughi, Cgil: "Proposta lodevole da attuare".
Barbiero: "Basta con allarmismi. Si trovino le soluzioni ad hoc per governare l'emergenza. Le istituzioni, Provincia e Regione, s'impegnino sul fronte dell'accoglienza e dell'integrazione per assicurare ai trevigiani sicurezza, crescita e benessere per tutti". L'iniziativa di Vardanega è lodevole, va nel segno della solidarietà e del buon senso. Chi la critica manca di responsabilità e di approccio pragmatico nell'affrontare l'emergenza profughi".

Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil di Treviso, plaudendo alla proposta del presidente di Unindustria Treviso di mettere a disposizione dei profughi destinati dal Governo a risiedere nella Marca gli alloggi inutilizzati dell'associazione padronale a Casier e a Roncade.
"Non si può prescindere dalla decisione presa dal ministro Maroni, e avvallata da Zaia, di distribuire in Veneto, e dunque anche nella nostra provincia, i rifugiati in arrivo dall'Africa. E non possiamo sottrarci a questo dovere di solidarietà chiudendo le porte a queste genti bisognose che fuggono da situazioni di guerra. Tutto il resto delle questioni restano sterili strumentalizzazioni politiche che distolgono dall'affrontare con criterio l'emergenza e predisporre un serio e concordato piano d'accoglienza che dia ai Comuni interessati gli strumenti per governare il fenomeno nel periodo previsto."

La disponibilità dimostrata dall'associazione degli imprenditori della Marca nell'ospitare i profughi alloggiandoli in abitazioni, e non in caserme diroccate, è un segnale importante di solidarietà che va raccolto e valorizzato dalle istituzioni. Per questo – ha continuato il segretario della Cgil di Treviso - gli enti territoriali devono cogliere positivamente questa proposta che segue la logica del buon senso e attivarsi quanto prima per armonizzare gli interventi

. Gli allarmismi devono lasciare posto al pragmatismo. Le paure non frenano certo fenomeni di carattere globale come questo. E anche noi, nel nostro territorio, dobbiamo essere capaci di gestirlo al meglio, garantendo l'integrazione e il massimo rispetto e, alla pari, la sicurezza e l'ordine pubblico. Le parole del segretario provinciale della Lega Nord, Toni Da Re, e l'immobilismo del presidente della Provincia, non vanno nella strada giusta per affrontare la questione.

Non è più possibile sommare preoccupazioni su preoccupazioni – ha aggiunto Barbiero - è proprio delle istituzioni il compito di trovare risposte adeguate, sia sul fronte del lavoro che su quello dell'immigrazione. Non è, difatti, il presidente di Unindustria a "piazzare sul territorio" i profughi, bensì è una decisione presa dal Governo e dal suo ministro degli interni, leghista. Creare sviluppo e lavoro è in assoluto un impegno di tutti, dai nostri ministri, alla Regione alla Provincia, come dalle associazioni di categoria e dalle parti sociali.

Un'immigrazione ben governata – ha concluso Barbiero - non ha mai ostacolato la crescita economica e il benessere, talvolta gli ha favoriti.
È proprio in quest'ottica che, a contrario di quanto vede Da Re nella proposta di Unindustria Treviso, il Sindacato ritrova la saggezza di chi serve e favorisce gli interessi del territorio."

Ufficio Stampa