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COMUNICATO STAMPA SPI

Comunicati Spi - 18/11/2013

Scarsa informazione e poco tempo a disposizione delle famiglie in difficoltà per adempiere alle complesse procedure di richiesta di contributo. Bando regionale in sostegno dei redditi bassi, lo SPI chiede la proroga.
Paolino Barbiero: "Ancora una volta la Regione Veneto anziché programmare gli interventi di sostegno alle situazioni di disagio sociale sceglie la via della lotteria fra i poveri, non assicurando a nessuno la certezza del diritto".

"Un contributo ad alta velocità" così Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso, ha definito il finanziamento stanziato dalla Regione Veneto a favore dei Comuni per affrontare le situazioni di disagio sociale.
Hanno ancora pochi giorni i singoli e i nuclei familiari con reddito ISEE fino ai 16mila euro per richiedere un aiuto al proprio Comune per far fronte a spese mediche e per l'acquisto di dispositivi medici; per il pagamento di bollette per la fornitura di acqua, luce e gas; e per tutte le altre necessità economiche individuate dai Comuni stessi per particolari condizioni di difficoltà.
"Solo in questi ultimi giorni sono centinaia i cittadini venuti a bussare al Sindacato per ricevere informazioni – ha detto il segretario generale SPI di Treviso – A fronte della complessa procedura informatica e dell'imminente scadenza chiediamo alla Regione di prorogare la data di scadenza a fine gennaio".

Secondo il bando, infatti, i richiedenti dovranno entro giovedì 21 novembre inviare la domanda via web seguendo le istruzioni che troveranno on line o potranno recarsi al Comune di residenza per essere assistiti nella compilazione. In ogni caso bisognerà recarsi al Comune con il numero identificativo della domanda e portare copia di tutta la documentazione necessaria.
"Se l'assessore Sernagiotto, come egli stesso afferma, intende con questo finanziamento rivolgere una particolare attenzione all'impoverimento delle nostre famiglie, sostenendo le amministrazioni comunali nel dare risposte efficaci e tempestive ai bisogni emergenti di chi vive in uno stato di necessità ed è oggi costretto a sacrificare spese indispensabili, ci risultano incomprensibili le ragioni per le quali tale bando, pari a 1.960.000 euro per un massimo di contributo fino a 2mila euro, non è stato dovutamente pubblicizzato e perché venga tenuto aperto solo per un così breve periodo.
Un tempo di appena un mese – ha sbottato Barbiero - che non permette neppure ai Comuni, specialmente quelli di piccole dimensioni, di organizzarsi, essendo, secondo il principio di sussidiarietà, i titolari dell'istruttoria per l'individuazione dei beneficiari".

"La grave situazione economica, comportando un forte aumento della disoccupazione e il conseguente crollo del reddito, ha fatto crescere in misura esponenziale le richieste di protezione sociale, sono infatti già centinaia i cittadini che ci hanno chiesto delucidazioni. Però, per le famiglie in difficoltà il raccogliere tutta la necessaria documentazione e la compilazione della domanda con procedura informatizzata non è cosa banale – ha spiegato Barbiero –. Se l'obiettivo è quello di raggiungere una platea di beneficiari la più ampia possibile bisogna allora concedere ai cittadini e ai Comuni più tempo".

"Ancora una volta la Regione Veneto anziché programmare gli interventi di sostegno alle situazioni di disagio sociale sceglie la via della lotteria fra i poveri, non assicurando a nessuno la certezza del diritto. Lo SPI CGIL – ha concluso Barbiero - a fronte di questo comportamento inaccettabile apre le sue strutture per consentire a tutti i cittadini di essere pienamente informati, si propone di verificare che tutti i Comuni della Marca abbiano attivato la procedura e chiede alla Regione la proroga fino a fine gennaio della data di scadenza del bando".