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COMUNICATO STAMPA SPI

Comunicati Spi - 12/12/2014

SPI a Ulss e Regione: "Serve un progetto di rilancio condiviso che valorizzi la collaborazione pubblico-privato".
Arep, Barbiero: "Pensionati pronti alla mobilitazione".
Paolino Barbiero: "Non si permetta che venga strappata dal territorio una struttura funzionale che risponde ai crescenti bisogni sanitari dei cittadini, in particolare degli anziani. Le Istituzioni e il fondatore orientino il processo puntando all'integrazione del polo nella rete locale del sistema socio-sanitario e alla qualità attraverso le professionalità, così da creare economia e occupazione".

Pensionati sul piede di guerra. Forte è la preoccupazione dello SPI CGIL provinciale e dell'area di Villorba per il destino del polo sanitario di riabilitazione. Facendo eco alla posizione già espressa dalla Funzione Pubblica pochi giorni fa, Paolino Barbiero, segretario generale dello SPI di Treviso, parla della "necessità di trasformare la fase di criticità in una concreta operazione di rilancio della struttura attraverso nuovi investimenti e a un progetto di gestione che guardi al futuro rispetto alla qualificazione dei servizi e ai bisogni crescenti, all'interno di una logica pubblico-privato che non sia speculativa ma funzionale a mantenere e sviluppare l'offerta socio-sanitaria nel territorio, diventando essa stessa nuova fonte di economie e di occupazione".

"Non vediamo al momento il profilarsi di una soluzione di qualità e una progettualità di rilancio – tuona il segretario dei pensionati della CGIL – chi subentra a una gestione che ha indubbiamente lasciato sul tavolo forti problemi, soprattutto di natura finanziaria, deve necessariamente portare con sé non solo un nuovo investimento ma un vero progetto di rilancio della struttura. Alla luce della funzione che svolge il centro di riabilitazione nel territorio, Regione e Ulss giochino un ruolo di indirizzo e orientamento, siano promotori di una visione d'insieme che, dentro un'ottica di rete anche con la struttura di Motta di Livenza, porti a una valorizzazione della collaborazione pubblico-privato".

"L'Arep non va svenduta – ha continuato Paolino Barbiero – ripianare le criticità oggi presenti non significa puntare al ribasso, né in termini di servizio né di occupazione, tantomeno di professionalità. Bisogna assicurare continuità all'intuizione e all'ispirazione di Benetton, anche a lui oggi, insieme agli stakeholders del territorio, spetta il compito di identificare la migliore soluzione per preservare il bene fatto in passato e guardare al futuro e al benessere delle nostre comunità.
Ai pensionati trevigiani non può mancare una risposta qualificata e puntuale ai loro bisogni – conclude Barbiero - per questo siamo pronti a mobilitarci e a spingere affinché i soggetti coinvolti diano seguito alla missione avviata anni fa, facciano chiarezza su alcune questioni dell'attuale gestione e perché le parti politiche e istituzionali lavorano a una condivisa strategia di rilancio del polo riabilitativo che si configuri inoltre come un'opportunità dal punto di vista occupazionale".