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La CGIL di Treviso pone dieci domande alla politica sulla vicenda Cesana Malanotti

Comunicati Segreteria - 09/06/2017

La CGIL di Treviso pone dieci domande alla politica sulla vicenda Cesana Malanotti

Per il sindacato bisogna fare chiarezza per ripartire nella legalità e per il bene collettivo

Fuori di qualsiasi strumentalizzazione di sorta ma mossi solo da apprensione e dallo spirito di che orienta l’azione condotta da anni a questa parte dai corpi intermedi trevigiani sul territorio, CGIL, FP CGIL e SPI CGIL di Treviso pongono dieci domande alla politica, regionale e locale, e ai soggetti interessati nella complessa vicenda politica e legale del Cesana Malanotti di Vittorio Veneto, al fine di far emergere le criticità attuali e le loro origini e identificare condivisi percorsi da mettere in campo per garantire l’interesse collettivo e preservare lavoratori e comunità da ulteriori contraccolpi in termini occupazionali e di servizi erogati a cittadini e famiglie.

  1. Invertendo la strategia di radicamento locale, quali benefici sono stati ottenuti investendo lontano dal territorio, a San Vendemmiano, Jesolo e Cinto Caomaggiore?
  2. Perché la riforma statutaria che toglieva al Comune di Vittorio Veneto la facoltà di nominare i vertici dell’ente e il commissariamento regionale rigettato dal TAR Veneto?
  3. Perché, nonostante la legislazione in materia e commettendo dunque un illecito amministrativo, sono stati operati affidamenti diretti rispetto ad appalti sopra soglia?
  4. Alla luce delle regole sulle assunzioni, quali risultati in termini di servizi e risorse sono stati conseguiti in ordine al personale affidandone reclutamento e gestione alla controllata Cesana Servizi srl?
  5. Cos’ha determinato il superamento della soglia economica stabilita dalla gara europea 2007 e vinta da Insieme si può, socio di minoranza di Cesana Servizi srl?
  6. Scostandosi dalla sua attività, perché la Cesana Servizi srl ha operato nel mercato immobiliare acquistando un locale commerciale, vendendo una porzione di edificio storico a Ceneda e acquistando un altro immobile in via Cosmo, al quale ha poi rinunciato?
  7. Perché la Cesana Servizi srl ha optato per l’auto-esenzione dall’Iva sulla quale sono ora in corso accertamenti dell’Agenzia delle Entrate?
  8. Perché sono stati ignorati i rilievi di irregolarità e di illiceità nella gestione dell’Istituto emersi dall'ispezione disposta dal Consiglio regionale nel febbraio 2014?
  9. Quali percorsi gestionali possono rimettere in ordine l’ente? Nei riguardi di personale e utenza quali percorsi possono essere attivati al fine di tutelare l’organico, riconoscere professionalità e adeguati contratti di lavoro e altresì mantenere accessibili le rette giornaliere?
  10. Dentro la sfera dei servizi alla persona, e dentro una logica di progressivo invecchiamento demografico della popolazione, quale offerta può intercettare i bisogni della comunità per la sua crescita sociale e a sostegno delle famiglie?

Treviso, 7 giugno 2017

Ufficio Stampa

 


Vendrame Giacomo
Segretario Generale CGIL TREVISO


Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO


Bernini Ivan
Segretario Generale FP CGIL TREVISO