Immagine di copertina

COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 14/07/2014

La CGIL per un progetto di trasporto pubblico integrato interprovinciale.
Trasporto, Vendrame: "Verso la mobilità integrata metropolitana".
Il segretario generale: "Dopo la MOM ora si realizzi un ulteriore integrazione tra i vettori locali e con FS, verso il biglietto unico. Serve agli utenti, al turismo e getterebbe nel concreto le basi dell'area metropolitana veneta".

"Fatta la MOM si realizzi la mobilità integrata" esordisce così Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, che, puntando il dito su alcuni aspetti critici della mobilità di Marca, rilancia la partita del trasporto pubblico "non possiamo perdere l'opportunità di mettere in piedi sul territorio un sistema integrato tra la società unica trevigiana, gli altri vettori locali e FS.
Si percorra la strada del miglioramento del servizio, garantendo sostenibilità ambientale, e – aggiunge Vendrame – si vada verso un progetto più ambizioso che anche su questo fondamentale aspetto affonda le proprie radici: la PaTreVe".

"Siamo sulla strada buona – commenta il segretario generale della CGIL di Treviso – dopo la fusione tra le società trevigiane del trasporto pubblico ora si devono risolvere alcune criticità e affrontare la questione dello sviluppo e integrazione di una vera rete di mobilità su gomma e su ferrovia. La PaTreVe inizia anche da qui – sottolinea Vendrame – anche tra i diversi vettori regionali dobbiamo raggiungere una maggiore sinergia. Questo vale per diversi buchi neri sul territorio trevigiano, come quello dell'opitergino-mottense sulla direttiva Treviso-Portogruaro.
Il caso del tratto Preganziol-Mogliano è poi emblematico: sembra esiste un valico invisibile per il quale gli utenti sono costretti a scendere da un mezzo, acquistare un altro biglietto e prendere un altro mezzo per arrivare da Venezia a Treviso e viceversa.
Una situazione di grande disagio per i pendolari, in particolare penalizzati sono soprattutto i soggetti più deboli, quelli che non hanno alternative al trasporto pubblico. Ma è anche la fotografia di una grave mancanza per un territorio come il nostro a vocazione turistica".

"L'integrazione non è irrealizzabile – continua Vendrame – muove dal buon senso e dalla necessità di realizzare maggiore efficienza e qualità del servizio pubblico, dalla lungimiranza e dalla responsabilità che sta in capo ai proprietari istituzionali delle società pubbliche, ovvero i Comuni e le Province, dal rispetto per i cittadini e per l'ambiente.
Non dobbiamo per questo fermarci al primo risultato positivo, ovvero la fusione delle società trevigiane – ha ribadito Vendrame – dobbiamo fare di più: implementare il servizio e rendere la mobilità più fruibile, accessibile a tutti, più sostenibile. Dobbiamo avere la capacità di immaginare e realizzare una mobilità in cui con un unico biglietto si possa viaggiare in tutto il Veneto".

"Per questo – ha concluso Vendrame – è necessario un dialogo tra i vettori, iniziamo da MOM ACTV e FS, nella ricerca di soluzioni immediate alle criticità e per gettare un progetto comune di sistema integrato di mobilità metropolitana".