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INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL DI TREVISO

Comunicati Segreteria - 26/06/2014

A sostegno della realizzazione dell'area metropolitana:
PaTreVe, un progetto politico per tutto il Veneto
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Gentile Direttore,
ragionare sul futuro dell'area metropolitana e di tutto il nord est significa non riflettere solo in termini di governance territoriale ma anche di sviluppo infrastrutturale, di strategie del sistema produttivo, della stessa capacità attrattiva e competitiva della macroarea, di società. È un progetto si politico ma che va oltre la politica degli schieramenti e delle competizioni elettorali, e che non deve battere questa o quella bandiera.

Dobbiamo avere la capacità e il coraggio di affrontare la sfida al cambiamento che il momento storico ci impone. Non possiamo più stare inermi a guardare i devastanti effetti della crisi, sia a livello produttivo e occupazionale, sia di carattere più generale, come il blocco dell'azione amministrativa territoriale, la progressiva carenza di servizi di qualità e l'inasprirsi della fiscalità locale. Se non ci trasformiamo rischiamo fortemente di non riprenderci più. Questa che abbiamo il dovere di giocare è una partita che non ha colore politico e non può più risolversi in vecchie logiche di potere o di partito. Il progetto PaTreVe non è monopolio di nessuno. Al dibattito tutte le forze, istituzionali, politiche, economiche, produttive e aggiungo sociali, devono partecipare. I contributi, anche diversi tra loro, portino a una sentesi ragionata e a un intervento condiviso nel gettare le basi di una nuova visione territoriale.

Amministratori comunali e regionali, i politici tutti, non possono abdicare a questa responsabilità e non possono farsi imprigionare nel campanilismo o nel timore di perdere centralità o autonomia.
Il sistema veneto va rivisto nel suo complesso: dall'aggregazione dei piccoli Comuni alle politiche di area vasta, dagli interventi a sostegno del reddito alla fiscalità locale, dalle strategie aziendali di rete e di settore a quelle industriali per l'intero nord est. Solo una nuova filiera istituzionale legata a un nuovo modello di sviluppo ci permetterà di risalire la china. Lavorare e investire su questo progetto territoriale ci darebbe modo di innescare un ciclo economico di crescita, realizzare un sistema produttivo più forte, creare nuovi posti di lavoro e una società che guarda al progresso, europea, in grado di ragionare in grande per agire nel piccolo.