Immagine di copertina

COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 02/12/2013

La posizione della CGIL provinciale di Treviso contro il pagamento della differenza dell'IMU.
Caos IMU, Vendrame: "Scelte confuse, a pagare sempre i cittadini".

Il segretario generale: "Mancanza totale di certezze, di rapporto Stato territorio e di equità. In materia fiscale si guida alla cieca in una giungla sempre più fitta. Colpiti lavoratori, pensionati e famiglie".

"Un modo sbagliato e francamente scorretto di gestire i rapporti tra Stato ed Enti locali - così il leader della CGIL di Treviso, Giacomo Vendrame – questo comportamento è il perpetuare di scelte frammentarie e poco significative, l'ennesima dimostrazione della mancanza di certezze, di regole giuste e di un sistema fiscale, che dovrebbe andare rispettare il criterio dell'equità e non del rattoppo".
"Se lo Stato avesse voluto bloccare le aliquote per il 2013, avrebbe potuto imporlo nei modi e nei tempi dovuti – ha sottolineato Vendrame - arrivare alla fine dell'anno, con i bilanci preventivi in paradossalmente ancora in fase di approvazione, dichiarando che i legittimi aumenti delle aliquote decisi dai Comuni non verranno coperti è francamente un modo sbagliato di operare, che mette in estrema difficoltà le amministrazioni e penalizza ancora una volta i cittadini, vessati da imposte e tributi in una sempre più fitta giungla fiscale che frammenta ma allo stesso tempo aumenta il carico su lavoratori, pensionati e famiglie".

"Ad oggi non c'è ancora un testo, e così l'incertezza non si dirada ma aumenta - tuona il segretario generale della CGIL di Treviso – il Governo ha cancellato la seconda rata Imu ma non per tutti i contribuenti, alcuni infatti secondo il comunicato stampa dell'ultimo CdM saranno chiamati a pagare la differenza tra l'aliquota base e l'aumento deliberato dal Comune di residenza.
Ciò significa che qualora il Comune abbia deliberato per il 2013 un'aliquota superiore, per il contribuente il beneficio è limitato fino al 4‰.
Quest'ultimo è, infatti, tenuto al versamento entro il metà gennaio 2014 del 50% della differenza di imposta calcolata con l'aliquota deliberata e con quella base. Si parla di conguaglio entro il 16 gennaio ma – ha obiettato Vendrame - per i Comuni che hanno aumentato l'aliquota standard è una cosa complicatissima".

"Insomma, ancora una volta i cittadini – ha concluso Vendrame - pagheranno per scelte politiche sbagliate e inique ma soprattutto per la poca chiarezza di provvedimenti adottati dal Governo. È impensabile che a fine novembre venga emanato un decreto legge di tale portata e che non siano stati soppesati, in maniera adeguata, gli effetti e le conseguenze".