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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 29/10/2013

Lo Spi Cgil di Treviso rileva il forte disagio e disorientamento della popolazione anziana.
Ordinanza antismog, Barbiero: "Meglio le targhe alterne".

Il segretario generale: "La repentinità dell'intervento e la scarsa informazione stanno bloccando a casa i pensionati, che spesso sono soli, o in coppia, con veicoli datati e senza la possibilità economica di acquistare su due piedi una nuova vettura. Per affrontare il problema dell'inquinamento ci vuole maggiore programmazione e il coinvolgimento degli attori del territorio. Chiederemo all'Amministrazione un incontro".

"Grande preoccupazione e disagio sta suscitando tra i pensionati trevigiani l'ordinanza antismog che limita la circolazione dei veicoli fino all'Euro 2. Chiediamo al Comune di Treviso una maggiore e più chiara comunicazione in merito al provvedimento assunto e la possibilità di valutare, insieme, grazie ad un percorso condiviso con le categorie economiche e i sindacati, altre e più eque soluzioni per affrontare il problema dell'inquinamento in città". Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale dello SPI CGIL di Treviso, relativamente alle disposizioni del Comune di Treviso in vigore da ieri su tutto il territorio comunale.

"Trevigiani bloccati in casa, questo è l'effetto che l'ordinanza del Comune ha sortito su buona parte della popolazione anziana – ha spiegato il segretario del sindacato dei pensionati della CGIL di Treviso che punta il dito contro l'insufficiente informazione – i nostri centralini squillano in continuazione per avere qualche delucidazione in merito al blocco del traffico, ma anche noi manchiamo degli strumenti per fornire tutte le indicazioni necessarie ad attenuare i disagi emersi solo nelle prime 24 ore d'attuazione del piano antismog".

"Non possiamo trascurare nè l'impatto pratico ne quello psicologico di tale provvedimento sugli anziani – ha aggiunto Barbiero – spesso singoli o coppie, con veicoli datati e con redditi non sufficienti per cambiare la propria auto. A mio giudizio anche l'introduzione di elementi di flessibilità, quali le deroghe, rischiano di complicare ancor più la già difficile situazione generando confusione e disorientamento, non solo tra i residenti di Treviso ma anche tra chi viene da fuori città. Considerati gli intenti positivi dell'Amministrazione sul fronte ambientale, non chiediamo di fare marcia indietro ma di applicare misure più eque, come le targhe alterne, che non colpiscano solo la fascia più debole della società. Serve una pianificazione complessiva dell'azione e delle infrastrutture necessarie, partendo dalla qualificazione e ampliamento dei parcheggi scambiatori lungo la cinta urbana che colleghino la prima periferia e il centro storico con bus navetta".

"Treviso deve sicuramente scoprirsi più ambientalista e capace di affrontare il problema inquinamento in tutti i suoi aspetti – ha concluso Barbiero – ma questo lo si può fare solo creando un programma di interventi condivisi e promuovendo buone pratiche alla cittadinanza. Per questo chiediamo all'Amministrazione di mantenere le promesse fatte e coinvolgere categorie economiche e sindacati proprio al fine di incidere maggiormente e responsabilmente sulla qualità della vita dei trevigiani".