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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 09/04/2013

Lo SPI della zona di Asolo-Castelfranco e lo SPI CGIL provinciale bocciano il Pat e aderiscono alla petizione on line, appello agli iscritti.
Asolo, Barbiero: "Insieme contro la cementificazione".
Paolino Barbiero: "Serve un piano di riqualificazione e recupero dei centri storici che devono tornare ad essere abitati. Per fermare lo scempio del nostro territorio mettiamo a disposizione le nostre sedi di Onè di Fonte e di Castelfranco per i cittadini che vogliono sottoscrivere la protesta via web".

"Anche lo SPI CGIL prende posizione per fermare l'adozione del nuovo Piano di assetto territoriale di Asolo e chiede ai suoi iscritti e ai pensionati di sottoscrivere la petizione "In difesa di Asolo" lanciata sul web dalle minoranze consiliari.
Per questa ragione gli uffici dello SPI di Onè di Fonte e di Castelfranco si mettono a disposizione di chi vorrà aderire alla mobilitazione on line".
Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso, appoggiando la battaglia dei cittadini asolani per contrastare l'adozione del Pat così come elaborato dalla Giunta leghista Baldisser.

"Basta colate di cemento, basta nuovi insediamenti abitativi che consumano territorio e aumentano la speculazione edilizia – ha tuonato il segretario provinciale SPI CGIL – serve un serio programma di riqualificazione dell'esistente e di valorizzazione del nostro territorio. Anche Asolo non è immune dallo svuotamento del centro storico: innumerevoli abitazioni vuote che diventano un costo per la collettività e un depauperamento delle bellezze architettoniche della Marca".

"Chi amministra oggi non più continuare a permettere di costruire senza sosta – ha aggiunto Barbiero – deve pensare a ripopolare i centri storici e le aree periferiche dando loro nuove opportunità di sviluppo. E questo lo si può fare con serie politiche di riqualificazione delle aree industriali, di recupero degli edifici dismessi e di ricostruzione mantenendo le stesse cubature e promuovendo la sostenibilità ambientale".

"Questa è una battaglia che riguarda tutti – ha concluso Barbiero – ed è per questo che anche lo SPI CGIL ha deciso di appoggiare l'iniziativa popolare mettendo a disposizione le proprie sedi ai cittadini che vogliono sottoscrivere la petizione.
Per bloccare questo inconcepibile piano di sfruttamento del territorio, di rovina delle nostre zone agricole e dei nostri paesaggi, apprezzati da tutto il mondo, parteciperemo anche noi al prossimo consiglio comunale di mercoledì 10 aprile".