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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 03/12/2014

FP CGIL: "In gioco il destino di 42 dipendenti e l'offerta di servizi riabilitativi sul territorio"
Arep, Casarin: "Serve un reale e condiviso piano di rilancio"
Marta Casarin: "Si abbandonino le polemiche per tracciare soluzioni concrete. È indispensabile elaborare un piano di rilancio condiviso che salvaguardi i livelli occupazionali e guardi a una programmazione sinergica complessiva delle strutture sul territorio, così da evitare la fuoriuscita della struttura del polo trevigiano".

"Nelle settimane passate abbiamo assistito a uno scambio di opinioni sul destino di Arep Onlus. Se da un lato siamo consapevoli di quanto sta accadendo e delle difficoltà economiche che la struttura sta attraversando, dall'altro ci chiediamo se davvero quanto proposto dalla direzione sia la soluzione più opportuna". Interviene così Marta Casarin della Funzione Pubblica CGIL di Treviso relativamente al nodo Arep di Villorba.

"È da diversi anni che Arep ha aperto la crisi aziendale con il conseguente licenziamento di lavoratrici e lavoratori, un periodo lungo durante il quale un piano di rilancio, seppur più volte richiesto, non solo è mai stato condiviso con le OOSS ma del quale non c'è traccia, compromettendo così il futuro della struttura stessa – afferma la Casarin della FP CGIL.
Dunque, il mancato finanziamento da parte dell'Ulss non è l'unico responsabile di un bilancio in negativo. In più si sta accelerando una proposta, che ha molti aspetti non chiari, quella della creazione di una nuova srl partecipata da Arep e con un ruolo centrale della friulana Sereni Orizzonti spa. Vorremmo capire di che svolta stiamo parlando – incalza Marta Casarin - sia per quanto riguarda la tenuta occupazionale, ricordiamo che la partita sanitaria comprende 42 dipendenti, sia l'offerta di servizi al territorio. Diverse parti politiche hanno espresso la loro contrarietà all'operazione, le stesse che però non delineano ancora quali siano le effettive soluzioni che si possono mettere in piedi per mantenere Arep in Veneto".

"Ricordiamo che la struttura è un polo di riabilitazione importante per il nostro territorio – continua la Casarin - il suo destino non può essere slegato da una programmazione sanitaria più complessiva che coinvolga e faccia rete con strutture analoghe, come Oras, San Camillo e la Casa di Cura di Monastier. Auspichiamo quindi che, oltre a una presa di posizione pubblica, Regione e Ulss possano assumere un impegno concreto e condiviso con tutti i soggetti coinvolti per sbloccare questa difficile situazione evitando così l'inevitabile fuoriuscita della struttura dal polo trevigiano".