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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 16/04/2014

Da fine aprile anche nella Marca la raccolta firme dello SPI CGIL per cambiare la Legge Fornero.
Pensioni, Barbiero: "Uscite flessibili a partire dai 62 anni".
Il Segretario generale SPI CGIL: "Se servono risorse Renzi le trovi nella lotta all'evasione fiscale e previdenziale, nei tagli ai costi della politica e ponendo un tetto alle pensioni d'oro.
Pensioni anticipate a 62 anni per tutti,uomini e donne, e uno slittamento ai 67 anni d'età o 43 anni di contribuzione per chi vuole percepire qualcosa in più".

Questa, per voce di Paolino Barbiero, la proposta della CGIL, appoggiata con forza anche dallo SPI di Treviso, che nei prossimi giorni darà il via, in seno alla campagna unitaria #NonStiamoSereni, ad una raccolta firme, con le cartoline di Spi, Fnp e Uilp, rivolta al Presidente Renzi, relativamente ai temi cari ai pensionati.
"Uscite flessibili a partire dai 62 anni di età – dice Barbiero – fino al conseguimento di una pensione maggiore per coloro che decideranno di ritirarsi dal lavoro a 67 anni. Renzi – continua Barbiero – guardi con attenzione alla proposta del Sindacato anche in merito ad un sistema crescente di pensionamento che veda la possibilità di andare in pensione, indipendentemente dall'età anagrafica, con 40 anni di contribuzione e per coloro che decidano di raggiungere i 43 anni di contribuzione l'erogazione di un reddito pensionistico più elevato.
Per mettere mano alla Legge Fornero e migliorarla, sia per i pensionati che per i giovani lavoratori che potrebbero così trovare più facilmente occupazione, servono circa 10miliardi di euro. Risorse – ha spiegato Barbiero - recuperabili dall'evasione fiscale e previdenziale, dalla lotta alla corruzione, tagliando ulteriormente i costi della politica e ponendo un tetto alle pensioni oltre i 5mila euro netti al mese, le cosiddette pensioni d'oro".

Rivolgendosi ancora al Governo, il segretario dello Spi Cgil di Treviso ha ribadito il giudizio positivo sulla scelta della nuova 14esima, ovvero la restituzione dei circa mille euro di Irpef all'anno in busta paga, "ma – ha sottolineato amaramente Barbiero - resta il vuoto rispetto ai pensionati.
Abbiamo chiesto di dirci che cosa vogliono fare sulle pensioni, visto che anche oggi sui giornali leggiamo di tagli e di possibili ulteriori interventi. Ci dicono di stare tranquilli – ha concluso Barbiero facendo eco al segretario nazionale Carla Cantone - abbiamo risposto loro che anche a Treviso non stiamo affatto sereni.

E, attraverso le cartoline della campagna unitaria Spi, Fnp e Uilp #NonStiamoSereni, glielo faremo sapere raccogliendo da fine aprile, presso le sedi del Sindacato, le Camere del Lavoro e ai banchetti in tutti i Comuni della Marca, migliaia di cartoline firmate dai pensionati e da tutti i trevigiani che vogliono risposte concrete dal presidente del Consiglio in merito a lavoro, sviluppo, occupazione, tutela del reddito, welfare pubblico e solidale, legge sulla non autosufficienza, sistema pensionistico equo e riduzione delle tasse anche ai pensionati".

In allegato la locandina della campagna unitaria#NonStiamoSereni