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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 15/11/2013

Sciopero generale, alta l'adesione di lavoratori e pensionati.
Oltre un migliaio ai presidi nelle piazze di Treviso, Oderzo e Montebelluna. Cortei a Sernaglia e Susegana.
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Treviso - Oltre un migliaio fra lavoratori e pensionati hanno partecipato questa mattina ai presidi organizzati da Cgil, Cisl e Uil Treviso nelle principali piazze di Treviso, Oderzo e Montebelluna e Sernaglia della Battaglia, dove è stato organizzato un presidio davanti all'azienda Nardi e un corteo fino al mercato cittadino.

Altre centinaia di lavoratori dell'Electrolux hanno incrociato le braccia e manifestato nel corso della mattinata in corteo a Susegana, lungo la Pontebbana, e al pomeriggio in azienda. Un presidio "diffuso", quello che ha preso forma oggi in diversi angoli della provincia di Treviso in occasione dello sciopero generale di 4 ore proclamato per chiedere modifiche sostanziali alla Legge di stabilità. Alta l'adesione soprattutto nel pubblico impiego, nella scuola e nelle grandi aziende del metalmeccanico.
Per citare solo alcune realtà produttive l'adesione è stata pari all'85% circa in Berco e Electrolux, 65% in De Longhi, 60% in Ggp (ex Castelgarden), 80% in Sile, 60% alla Golfetto Sangatti, 65% in Climaveneta 90%, alla Breton e alla Rizzato 100%, un buon risultato secondo Cgil, Cisl e Uil. Oltre ai tre presidi nelle piazze di Treviso, Oderzo e Montebelluna, ci sono stati due cortei: uno lungo la Pontebbana, organizzato dai lavoratori dell'Electrolux, l'altro a Sernaglia della Battaglia, dove c'è stato prima un comizio di fronte alla Nardi, poi un corteo con volantinaggio fino al mercato.

"Siamo soddisfatti - affermano i segretari generali della Cisl Belluno Treviso Franco Lorenzon, della Cgil di Treviso Giacomo Vendrame e della Uil Belluno Treviso Carlo Viel -, perché l'obiettivo di portare la protesta e l'informazione nelle piazze in maniera capillare è andato a buon fine grazie ai presidi territoriali e ai volantinaggi nelle diverse località della nostra provincia.
La Legge di stabilità presentata dal Governo non aiuta il Paese ad uscire dalla recessione. Quello che serve è una significativa riduzione delle tasse ai lavoratori, ai pensionati e alle imprese che creano buona occupazione: la legge di stabilità va cambiata per tornare a crescere".

Molte le valutazioni e le proposte dei Sindacati al fine di migliorare la Legge di stabilità: aumentare le detrazioni per dipendenti e pensionati e mantenere le agevolazioni fiscali attualmente in vigore sul lavoro; detassare il salario di produttività per tutti; correggere gli elementi di iniquità della nuova tassazione sulla casa; potenziare la lotta all'evasione fiscale; rivalutare le pensioni.
Sul fronte della pubblica amministrazione, Cgil, Cisl e Uil chiedono di stabilizzare i precari, di rinnovare il contratto aziendale ai dipendenti pubblici, di tagliare drasticamente la spesa pubblica improduttiva e i costi della politica, di attivare la contrattazione di secondo livello per ridistribuire gli incrementi di produttività e ripristinare l'indennità di vacanza contrattuale per il 2013 e il 2014.
attraverso l'obbligatorietà del costo standard per le amministrazioni centrali e locali, la riduzione del numero di società pubbliche e l'eliminazione degli enti inutili, la riduzione del numero di componenti degli organi elettivi ed esecutivi a tutti i livelli di governo, l'immediata riforma dello Stato con riorganizzazione degli enti e l'armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie alla media europea.